Pagus,
era per i Romani un distretto campestre, e il centro del distretto che formava
il capoluogo. Gli abitanti di esso si
chiamavano pagani. A capo di ogni pagus c’era un magister, che
amministrava gli affari della comunità.
domenica 31 maggio 2020
sabato 30 maggio 2020
I Salii
I Salii (da salio, “salto”, “danzo”), erano divisi in due gruppi, Palatini e Collini: la loro istituzione risaliva ai primi anni della monarchia, quando ancora al Palatino non erano stati uniti gli altri colli. I Salii, ai quali Numa affidò secondo la tradizione il culto di Mars Gradivus, venivano scelti tra i patrizi, ed erano dodici quanti gli ancilia, gli scudi a forma di 8 che custodivano, uno dei quali si diceva appartenente al dio Marte e caduto dal cielo per volontà del dio. Gli altri, uguali in ogni dettaglio, erano stati fabbricati per ordine del re Numa dal mitico artefice, poi divinizzato, Mamurius Veturius, con lo scopo di scongiurare il furto dello scudo originale.
I Salii durante le cerimonie, che si celebravano nel mese di marzo, attraversavano la città in una solenne processione, cantando e danzando e percuotendo gli scudi con una lancia. Le loro ritmate invocazioni, dette axamenta, erano rivolte a Marte, ad Ercole e ad altre divinità. Varrone Reatino (De lingua Latina, VII, 27) e il grammatico Terenzio Scauro, vissuto al tempo dell’imperatore Adriano (117-138 d.C.), ci hanno conservato del Carmen Saliare due preziosi frammenti:
Diuom em pa cante
diuom deo supplicate.
“Cantate lui, il padre degli dèi; supplicate il dio degli dèi”
Quonne tonas, Leucesie,
prai tet tremonti
quot ibei tet dinei
audiisont tonase.
“Quando tuoni, o Leucesio [“dio della luce”] tremano davanti a te tutti gli dèi che ivi [in cielo] ti hanno udito tuonare”.
venerdì 29 maggio 2020
giovedì 28 maggio 2020
Case tra le arcate così il Medioevo trasformò il Colosseo in un condominio
Case tra le arcate così il Medioevo trasformò il Colosseo in un condominio
SARA GRATTOGGI
26 giugno 2014
LA REPUBBLICA
DA SPETTACOLARE arena dei gladiatori a "condominio" con stalle, case private e laboratori di artigiani.
(...)
Se la storia del Colosseo come Anfiteatro è certamente più nota, la sua fase "residenziale" «è però più lunga — spiega Rossella Rea, direttrice del monumento — perché parte dalla fine del IX secolo e dura almeno fino al terremoto del 1349».
(...)
Il Colosseo era diviso in una serie di ambienti — usati come botteghe, magazzini, stalle o abitazioni — affittati a sub-locatari dalle autorità ecclesiastiche, che avevano preso il controllo sul monumento, e in particolare dal convento dei frati di Santa Maria Nova, che ancora sorge lì vicino. Gli ambienti si aprivano sull'arena centrale, mai edificata, che «veniva usata come una sorta di disimpegno, di spazio comune» spiega Santangeli Valenzani.
(...)
Sotto un muretto del XII secolo è stato scoperto anche un condotto fognario flavio, perfettamente integro. Segni tangibili della funzione abitativa sono, invece, le ceramiche rinvenute durante gli scavi, usate per cucinare. Ma non solo: tra gli oggetti ritrovati, c'è anche una scimmietta in avorio, forse usata come pedina da scacchi o come soprammobile.
(...)
Se l'organizzazione a lotti in affitto venne superata con la trasformazione in roccaforte da parte della famiglia Frangipane, nei secoli successivi l'Anfiteatro Flavio ebbe molte altre vite. Nel ‘700, ad esempio, fu abitato anche da eremiti, come testimoniano le lapidi sepolcrali conservate nella cappella.
(...)
(...)
Se la storia del Colosseo come Anfiteatro è certamente più nota, la sua fase "residenziale" «è però più lunga — spiega Rossella Rea, direttrice del monumento — perché parte dalla fine del IX secolo e dura almeno fino al terremoto del 1349».
(...)
Il Colosseo era diviso in una serie di ambienti — usati come botteghe, magazzini, stalle o abitazioni — affittati a sub-locatari dalle autorità ecclesiastiche, che avevano preso il controllo sul monumento, e in particolare dal convento dei frati di Santa Maria Nova, che ancora sorge lì vicino. Gli ambienti si aprivano sull'arena centrale, mai edificata, che «veniva usata come una sorta di disimpegno, di spazio comune» spiega Santangeli Valenzani.
(...)
Sotto un muretto del XII secolo è stato scoperto anche un condotto fognario flavio, perfettamente integro. Segni tangibili della funzione abitativa sono, invece, le ceramiche rinvenute durante gli scavi, usate per cucinare. Ma non solo: tra gli oggetti ritrovati, c'è anche una scimmietta in avorio, forse usata come pedina da scacchi o come soprammobile.
(...)
Se l'organizzazione a lotti in affitto venne superata con la trasformazione in roccaforte da parte della famiglia Frangipane, nei secoli successivi l'Anfiteatro Flavio ebbe molte altre vite. Nel ‘700, ad esempio, fu abitato anche da eremiti, come testimoniano le lapidi sepolcrali conservate nella cappella.
(...)
mercoledì 27 maggio 2020
martedì 26 maggio 2020
lunedì 25 maggio 2020
Lixae
Lixae, nome collettivo che indica il personale non militare, eccetto i mercatores che seguiva l'esercito, costituito da liberti o libertini: vivandieri, come i coqui, cuochi, pistores, panettieri, ecc.
domenica 24 maggio 2020
Accampamento - castra
Accampamento, castra; presso i Romani si distinguevano i castra aestiva e i
castra hiberna, alloggiamenti estivi e invernali. Di solito l’accampamento era
a quadrilatero, sul pendio di una collina, col lato anteriore in basso. Veniva
fortificato scavando intorno un fosso (fossa), innalzando con la terra, che ne
proveniva, un terrapieno, trincea (vallum, agger). Era diviso in tre sezioni
quasi uguali da due vie parallele alla fronte (via principalis e via quintana);
la via principalis metteva ad una porta principalis dextera e ad un’altra
principalis sinistra. Praetentura, latera praetori, retentura erano le tre
sezioni determinate da queste due vie. Nel mezzo della fronte c’era la porta praetoria e all’opposto la
porta decumana. Dalla porta praetoria alla via principalis correva una via
detta praetoria. Nella parte centrale, tra la via principalis e la quintana
c’era il praetorium, largo spazio, dove sorgeva la tenda del generale
(tabernaculum ducis), l’altare (ara), l’augurale (auguratorium, auguraculum),
il tribunale (tribunal, suggestus), donde il generale parlava ai soldati. Tra
la via quintana e la porta decumana, ancora nella parte di mezzo, c’era il
forum, luogo di riunione, e il quaestorium o quartiere d’amministrazione. Fuori
la porta decumana erano le baracche dei mercanti (lixae, mercatores), che
seguivano l’esercito.
sabato 23 maggio 2020
Accensi
Accensi, erano le truppe di riserva, fuori dell’esercito propriamente
detto, destinate a riempire i vuoti eventuali dei legionari morti o fuori
combattimento: stavano dopo le ultime linee regolari, non avevano armi, e
provenivano dai cittadini il cui censo era inferiore alle prime 5 classi. Vi
appartennero anche i liberti. Ufficiali subalterni di magistrati che erano in
possesso dell’imperium (consoli, proconsoli, pretori, dittatori, ecc.). Pare
che fossero loro riservate alcune funzioni speciali; ad es.: convocare il
popolo all’apertura dei comizi era proprio degli accensi del console.
venerdì 22 maggio 2020
Otre - uter
Otre, uter, recipiente
fatto di pelle d’animale, di solito becco o capra (ma anche altro: porco, bue,
ecc.); l’esercito romano se ne serviva per trasporto d’acqua nelle regioni
deserte; i portatori erano detti utrarii . Nella maggior parte dei casi servivano per olio e vino; piccoli otri
(utriculus) si usavano per i profumi. Presso i Romani, eccetto che nei primi
tempi, si usarono solo come mezzo di trasporto dei liquidi. Gonfi d’aria
avevano scopo di salvagente.
giovedì 21 maggio 2020
Nundinae
Nundinae, si chiamava
così il giorno che chiudeva uno spazio di tempo di nove giorni, che si può
paragonare alla nostra settimana. Tra una nundina e l’altra correvano sette
giorni di lavoro (perché nei nove giorni si computava anche la nundina di
partenza). Nelle nundinae si teneva il mercato e si faceva vacanza, erano
chiuse le scuole, usavano tra amici invitarsi a pranzo. Erano giorni nefasti;
con la legge Ortensia fu concessa la amministrazione della giustizia.
mercoledì 20 maggio 2020
Nomenclator
Nomenclator,
colui il quale aveva l’ufficio di insegnare o richiamare a chi si doveva e a
tempo il nome delle persone. Alla fine della repubblica era una carica nella
casa; il nomenclator faceva parte del seguito del signore a cui richiamava
sotto voce la situazione e il nome delle persone che doveva salutare.
martedì 19 maggio 2020
Ostium
Òstium,
era per i Romani la porta, l’entrata della casa in generale e comprendeva il vestibolo e la porta (Ianua), soglia, stipite, architrave.
lunedì 18 maggio 2020
Ovazione
Ovazione,
se non v’erano le condizioni richieste per concedere a un generale romano
vittorioso l’onore del trionfo, e tuttavia fosse necessario od opportuno
accordargli una distinzione militare, si concedeva l’ovazione; il generale si
avanzava a piedi o a cavallo con la toga pretesta, e, incoronato di mirto o,
talvolta, di lauro, offriva in sacrifizio una pecora.
domenica 17 maggio 2020
Osci - Opici
Osci, Opici, la più
antica popolazione di stirpe italica nella Campania di cui gli Aurunci costituivano una suddivisione e con essi uno
Stato. Nel 438 tribù sannitiche penetrarono tra loro conquistando Capua e il
paese intorno, e da Capua si chiamarono Campani. Con loro si fusero gli Osci,
mentre gli Aurunci perdurarono più a lungo distinti. Con le vendette sullane si
affrettò la loro latinizzazione. La loro lingua era l’osco, uno dei più
importanti e più conservatori dei dialetti italici (in osco furono scritte le
fabulae atellanae), la cui area si allargò al Sannio, alla Campania, alla
Lucania, ad una parte del Brutium e dell’Apulia.
sabato 16 maggio 2020
Palatino - Palatinus mons - Palatium
Palatino,
Palatinus mons, Palatium, uno dei sette colli di Roma il cui nome forse è
connesso con quello di Pale, la parte più antica di Roma abitata, la Roma
quadrata, città di tipo italico, costruita ed orientata come le terramare e le
palafitte della pianura del Po, abitata circa 2 secoli avanti la fondazione
tradizionale di Roma, come si può vedere anche dalla leggenda di Evandro. Sul
Palatino furono i monumenti più venerati (Casa Romuli; Ara Maxima, ecc.); fin
dall’età imperiale vi sorsero anche abitazioni di privati (vi nacque Augusto);
il Palatino divenne dimora imperiale, fin che le condizioni più estese
dell’impero consigliarono a cercare sede più ampia anche per i palazzi
dell’imperatore; allora il Palatino divenne il centro delle memorie
patrie.
venerdì 15 maggio 2020
Paenula
Paenula,
mantello lungo di stoffa forte e talora anche di pelle con una scollatura dove
si passava la testa, senza maniche, scendente sino al ginocchio, per lo più
provvisto di cappuccio (cuculus). Era usato dai Romani come sopravveste per
ripararsi dal vento e dalle intemperie e per viaggiare.
giovedì 14 maggio 2020
Pandette - pandectae
Pandette,
pandectae, in genere titolo di un’opera di compilazione. Nella storia del
diritto si intende l’opera di raccolta per excerpta e ordinamento dei giuristi
romani, che Giustiniano affidò nel 530 ad una commissione di specialisti, e fu
pubblicata nel 533 in 50 libri. Il titolo latino era anche Digesta (per sé
pubblicazione di materia in ordine sistematico).
mercoledì 13 maggio 2020
Paludamento
Paludamento, mantello
color porpora, usato dal comandante; alla prima età repubblicana era portato da
tutti i magistrati fuori di Roma; più tardi fu riservato solo ai generale;
all’età imperiale, insegna del potere supremo. In senso largo si scambiava il
nome anche con sago, sagum, che designava propriamente il mantello dei soldati
e degli ufficiali, almeno dopo una certa epoca.
martedì 12 maggio 2020
Palladio
Pallàdio,
era a Troia la statua di Pallade, in
legno, protettrice della città, portata via da Aiace, o da Ulisse e Diomede. In
genere s’intende con Palladio la statua armata della divinità protettrice di un
luogo: Apollo, Afrodite, ma specialmente Atena. Questa fede e questo uso pare
risalgano all’età micenea. A Roma il Palladio era nel tempio di Vesta.
lunedì 11 maggio 2020
Panfilia - Pamphylia
Panfilia,
Pamphylia, regione dell’Asia Minore tra la Licia e la Cilicia, I Panfili, della
stessa stirpe dei Cilici, furono come loro in gran parte dediti alla pirateria;
dipendevano dai re di Persia. I Romani la donarono ai re di Pergamo, ma essi
stessi vi entrarono nel 190 a. C,, e nel 103 l’annessero alla Cilicia.
domenica 10 maggio 2020
Fascio
Fascio
Fasci di verghe tenuti insieme da corregge, con una scure laterale o sovrastante; erano portati, secondo un uso di origine etrusca, dai littori che accompagnavano i magistrati romani che avevano l'imperium. I consoli avevano 12 littori, il dittatore 24. 6 i pretori. 5 i questori; ne avevano diritto anche il Pontefice massimo e le Vestali, in particolari circostanze. Però in epoca repubblicana i magistrati dovevano togliere le scuri nell'interno della città, perchè ivi il loro potere era limitato dal diritto di appello al popolo.
Il generale vincitore aveva i fasci ornati di alloro; nelle cerimonie funebri erano portati capovolti.
venerdì 8 maggio 2020
Papirio Gaio P. Carbone
Papirio Gaio P. Carbone,
nel 131 tribuno della plebe, con Gaio Gracco difende i diritti del popolo; nel
120 console è dalla parte degli ottimati; fu però sempre sospettato di favorire
l’agitazione dei Gracchi e perciò esiliato.
GLEO, suo fratello, fu
nel 113 sconfitto a Norcia dai Cimbri e
Teutoni.
CARBONE GAIO ARVINA, suo figlio,
con Plauzio Silvano tribuno della plebe nell’89; ottenne il diritto di cittadinanza
romana a tutti i soci di Roma con la lex Plautia Papiria; fu ucciso
nell’82.
Lucio Papirio Cursore, fu magister equitum nel 340
a. C. e dittatore nel 325; combatté e vinse i Sanniti, i Sabini e i Prenestini;
manteneva cosi rigidamente la disciplina che condannò a morte Fabio Massimo per
avere senza suo permesso assalito e vinto i Sanniti.
giovedì 7 maggio 2020
Pannonia
Pannònia,
Ungheria, regione del Danubio inferiore, confinante col Norico, l’Istria, l’Illirico
e la Mesia. Popolazione di origini diverse: Illirici, Daci, Germani, Celti. I
Romani s’impadronirono della parte meridionale nel 34 a. C. e del resto nel
12-9 a. C.
mercoledì 6 maggio 2020
Parthia - Parthyia - Khorassan
Pàrthia,
Parthyia, Khorassan, regione dell’Asia centrale, a Sud-Est del mar Caspio. I
Parti sono di stirpe iranica. Fece parte dell’impero persiano, di Alessandro,
dei Seleucidi. Dal 256 a. C. al 226 d. C., con governo indipendente — dinastia
degli Arsacidi.
I Persiani sostennero lotte incessanti nella regione
dell’Eufrate coi Romani (54 a. C.
Crasso; 36 Antonio, vinti; Traiano conquistò l’Armenia; lotte dure con M.
Aurelio e Settimio Severo).
Agli
Arsacidi successero i Sassanidi, formando il nuovo impero Persiano.
martedì 5 maggio 2020
Norzia
Norzia.
Divinità etrusca, venerata a Volsinii, che fu assimilata dai Romani con la Fortuna; nel suo tempio di Volsinii si piantavano i chiodi che servivano a numerare gli anni.
lunedì 4 maggio 2020
Pedari
Pedari,
cosi erano chiamati a Roma i senatori che provenivano dai cavalieri senza aver
sostenuto alcuna carica, ed erano considerati inferiori agli altri.
domenica 3 maggio 2020
Peculio
Pecùlio,
beni in danari o natura che il pater familias concedeva in amministrazione
indipendente ai figli o agli schiavi. Peculio castrense, tutto ciò che il
figlio si era acquistato in castris, nel servizio militare.
sabato 2 maggio 2020
Peligni - Paeligni
Peligni,
Paeligni, piccolo popolo dell’italia centrale di razza sabellica abitante i
monti ad O. del lago Fucino; nemici di Roma nella II guerra sannitica (325 a.
C.), finché entrarono in lega con Roma; ebbero parte rilevante nelle guerre
sociali (90-88).
venerdì 1 maggio 2020
Ambarvalia
Ambarvalia.
Feste che si celebravano a Roma nel mese di maggio in onore di Cerere, per ottenere la purificazione delle messi. Erano presiedute da un collegio di dodici sacerdoti chiamati Fratelli Arvali e consistevano nel sacrificio di una pecora, di un maiale e di un toro (suovetaurilia) che, prima di essere immolati, venivano condotti dai contadini in processione per tre volte attorno ai confini dei loro campi.
Fonti:
Catone: De Agricoltura; Tibullo: Elegie, Virgilio: Georgiche, I.
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