Gioiello di architettura antica riapre il Tempio di Venere e Roma
LAURA LARCAN
DOMENICA, 07 NOVEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Roma
Visite da giovedì a cura del ministero dei Beni culturali. Fu fatto erigere nel Foro dall´imperatore Adriano a cui è attribuito anche il progetto con la doppia cella
Fatto erigere dall´imperatore Adriano, cui è riconosciuta anche la paternità del progetto, è considerato dagli archeologi il tempio più grande di Roma, un unicum per le due celle addossate, una rivolta al Colosseo, quella dedicata a Venere, e l´altra rivolta verso il Foro Romano, dedicata a Roma, e oggi per metà inglobata dal convento della chiesa di Santa Francesca Romana. «Un´apertura possibile grazie al finanziamento ulteriore di 250mila euro dalla gestione commissariale dell´area archeologica», dichiara il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro.
«Col restauro abbiamo cercato di ricostituire un´immagine unitaria del tempio prima invisibile - racconta Claudia Del Monti, responsabile dei lavori - Per la parte di Venere, abbiamo restituito la grandiosità del tempio, ripristinando l´impianto della cella di circa 25 metri, con la pavimentazione in peperino, salvando alcuni punti originari e ridefinendo tutto il perimetro del colonnato». Gioiello del tutto sconosciuto è la cella del tempio di Roma, saggio di virtuosismo architettonico a partire dall´abside monumentale. Un picco di vertigine l´offrono poi le monumentali colonne di porfido intorno pavimento decorato con raffinate quadrature con cerchi policromi. Per l´apertura, in uscita anche una guida Electa.