Il testimone della guerra punica andrà all' Abatellis il rostro di Levanzo
La Repubblica, 15-09-10, pagina 15 sezione PALERMO
l. n.
È IL terzo rostro in bronzo recuperato nelle acque delle isole Egadi, e potrebbe essere un' altra testimonianza riconducibile alla battaglia che il 10 marzo del 241 avanti Cristo sancì la fine della prima guerra punica. È questa l' ipotesi di Sebastiano Tusa, ex Soprintendente del mare appena transitato alla Soprintendenza di Trapani, a conclusione della campagna di ricerche effettuata ad agosto a Levanzo, in collaborazione con la fondazione statunitense Epm. La scoperta del rostro, che era un elemento di sfondamento montato sulla prua delle navi antiche per affondare le imbarcazioni nemiche, per Tusa ha un valore particolare: «È un dato che conferma in via definitiva la mia teoria sulla localizzazione dello scontro tra Cartaginesi e Romani in queste acque - dice Tusa - e non a Cala Rossa di Favignana come ancora molti asseriscono». Il reperto, individuato il 18 agosto, era in perfette condizioni e si trovava adagiato in posizione laterale e semisepolto su un fondale sabbioso a circa 80 metri di profondità. Il 22 settembre il rostro sarà esposto a Palazzo Abatellis, in occasione della "Notte preziosa" che permetterà di ammirare capolavori archeologici. l. n.
La Repubblica, 15-09-10, pagina 15 sezione PALERMO
l. n.
È IL terzo rostro in bronzo recuperato nelle acque delle isole Egadi, e potrebbe essere un' altra testimonianza riconducibile alla battaglia che il 10 marzo del 241 avanti Cristo sancì la fine della prima guerra punica. È questa l' ipotesi di Sebastiano Tusa, ex Soprintendente del mare appena transitato alla Soprintendenza di Trapani, a conclusione della campagna di ricerche effettuata ad agosto a Levanzo, in collaborazione con la fondazione statunitense Epm. La scoperta del rostro, che era un elemento di sfondamento montato sulla prua delle navi antiche per affondare le imbarcazioni nemiche, per Tusa ha un valore particolare: «È un dato che conferma in via definitiva la mia teoria sulla localizzazione dello scontro tra Cartaginesi e Romani in queste acque - dice Tusa - e non a Cala Rossa di Favignana come ancora molti asseriscono». Il reperto, individuato il 18 agosto, era in perfette condizioni e si trovava adagiato in posizione laterale e semisepolto su un fondale sabbioso a circa 80 metri di profondità. Il 22 settembre il rostro sarà esposto a Palazzo Abatellis, in occasione della "Notte preziosa" che permetterà di ammirare capolavori archeologici. l. n.