Nuovi scavi archeologici nell’impianto termale di Domo.
24-07-2010. CORRIERE DI AREZZO
Al via la terza campagna di ricerca nella Villa Romana.
Si ricomincia Riprende la campagna di scavi realizzata dagli archeologi della società Archeodomani
Riprende la campagna di scavi realizzata dagli archeologi della società Archeodomani in località Domo a Bibbiena, vicino allo stadio. Dal ì domani, 25 luglio, al 16 agosto la campagna, giunta alla terza edizione, coinvolgerà studenti di tutta Italia, coordinati nel cantiere dalla direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Soprintendente Fulvia Lo Schiavo, funzionario incaricato Luca Fedeli). Lo scavo sarà diretto, per Archeodomani, da Alfredo Guarino, con il coordinamento del Presidente Lorenzo Dell'Aquila ed il supporto di Simone Caglio, responsabile delle analisi scientifiche e della logistica. L'indagine archeologica riguarderà gli ambienti adiacenti alle "Piccole Terme" nella parte residenziale (pars dominica) della villa romana di Domo, attiva per quasi tutta la romanità. Indagati agli inizi degli anni '80 ad opera del Gruppo Archeologico Casentinese e successivamente abbandonati, il recupero di questi ambienti è ripartito nel 2008 dopo 20 anni grazie alla società Archeodomani che ha scavato ulteriormente nelle zone già messe in evidenza ed ampliato quelle non ancora scavate, per riportare alla luce le piccole terme e l'area antistante, con il proseguimento degli ambienti e l'acciottolato (cioè la strada che collegava i diversi locali). In particolare, nel 2009 sono emersi importanti ritrovamenti nella parte antistante le Piccole Terme dove i rapporti stratigrafici hanno fatto ipotizzare la presenza di una fila di ambienti esterni agli edifici termali, ampliando così il presumibile perimetro dell'insediamento. In accordo con la Soprintendenza saranno inoltre effettuati importanti e delicati interventi di studio sulle stesse strutture, per verificarne la datazione ed arrivare ad una completa ricostruzione delle diverse fasi di utilizzo. "Nelle precedenti campagne è stata poi messa in luce - spiega il dottor Lorenzo Dell'Aquila, coordinatore del progetto - la cosiddetta cisterna delle piccole Terme. Dopo un accurato intervento di consolidamento, grazie a restauratori professionisti, se ne è poi verificato il sistema di scarico d'acqua, che seppur danneggiato dal passare dei secoli è risultato ancora funzionante". I partecipanti saranno suddivisi in piccoli gruppi: uno impegnato nello scavo, un altro nelle rilevazioni, un altro ancora nella catalogazione dei materiali rinvenuti e nell'informatizzazione dei dati. Così ripartiti, i gruppi ruoteranno per riuscire a svolgere tutte le funzioni ed avere un'idea della metodologia dell'indagine archeologica nel complesso. Inoltre, lo scavo sarà reso accessibile ai visitatori
http://www.corrierediarezzo.it/news.asp?id=65
24-07-2010. CORRIERE DI AREZZO
Al via la terza campagna di ricerca nella Villa Romana.
Si ricomincia Riprende la campagna di scavi realizzata dagli archeologi della società Archeodomani
Riprende la campagna di scavi realizzata dagli archeologi della società Archeodomani in località Domo a Bibbiena, vicino allo stadio. Dal ì domani, 25 luglio, al 16 agosto la campagna, giunta alla terza edizione, coinvolgerà studenti di tutta Italia, coordinati nel cantiere dalla direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Soprintendente Fulvia Lo Schiavo, funzionario incaricato Luca Fedeli). Lo scavo sarà diretto, per Archeodomani, da Alfredo Guarino, con il coordinamento del Presidente Lorenzo Dell'Aquila ed il supporto di Simone Caglio, responsabile delle analisi scientifiche e della logistica. L'indagine archeologica riguarderà gli ambienti adiacenti alle "Piccole Terme" nella parte residenziale (pars dominica) della villa romana di Domo, attiva per quasi tutta la romanità. Indagati agli inizi degli anni '80 ad opera del Gruppo Archeologico Casentinese e successivamente abbandonati, il recupero di questi ambienti è ripartito nel 2008 dopo 20 anni grazie alla società Archeodomani che ha scavato ulteriormente nelle zone già messe in evidenza ed ampliato quelle non ancora scavate, per riportare alla luce le piccole terme e l'area antistante, con il proseguimento degli ambienti e l'acciottolato (cioè la strada che collegava i diversi locali). In particolare, nel 2009 sono emersi importanti ritrovamenti nella parte antistante le Piccole Terme dove i rapporti stratigrafici hanno fatto ipotizzare la presenza di una fila di ambienti esterni agli edifici termali, ampliando così il presumibile perimetro dell'insediamento. In accordo con la Soprintendenza saranno inoltre effettuati importanti e delicati interventi di studio sulle stesse strutture, per verificarne la datazione ed arrivare ad una completa ricostruzione delle diverse fasi di utilizzo. "Nelle precedenti campagne è stata poi messa in luce - spiega il dottor Lorenzo Dell'Aquila, coordinatore del progetto - la cosiddetta cisterna delle piccole Terme. Dopo un accurato intervento di consolidamento, grazie a restauratori professionisti, se ne è poi verificato il sistema di scarico d'acqua, che seppur danneggiato dal passare dei secoli è risultato ancora funzionante". I partecipanti saranno suddivisi in piccoli gruppi: uno impegnato nello scavo, un altro nelle rilevazioni, un altro ancora nella catalogazione dei materiali rinvenuti e nell'informatizzazione dei dati. Così ripartiti, i gruppi ruoteranno per riuscire a svolgere tutte le funzioni ed avere un'idea della metodologia dell'indagine archeologica nel complesso. Inoltre, lo scavo sarà reso accessibile ai visitatori
http://www.corrierediarezzo.it/news.asp?id=65