Villa dei Quintili, gli ultimi tesori
Corriere della Sera – Roma 30/1/2010
Due «triclini”,un atrio monumentale, una piazza per gli spettacoli, stanze cosparse dì mosaici e motivi floreali. Nuovi tesori della Villa dei Quintlli, visibili dalla prossima primavera.
Ritornano alla luce le sale da banchetto Due «triclini», sale per banchetto: quella per l'inverno di forma ottagonale, l'altra, rotonda, per la stagione estiva. Un atrio monumentale, strutturato come un'esedra a portico, e una piazza senza colonne, ma con gradini lungo il perimetro, usata per ospitare balletti e spettacoli. E ancora: ambienti secondari; ma non meno pregiati nelle decorazioni, corridoi con motivi floreali simili a quelli di Villa Adriana a Tivoli, stanze con pavimenti a intarsi marmorei a forma di stella, e intonaci blu scuro a incorniciare altri disegni di fiori.
Sono i nuovi tesori, scoperti in due anni di scavi all'interno della Villa dei Quintili, che già dalla prossima primavera saranno visibili al pubblico. L'apertura è prevista fra maggio e giugno. Una ragione in più per visitare il vasto complesso archeologico tra l’Appia Antica e l'Appia Nuova, imperdibile anche per un altro motivo. L'area, infatti, con i suoi gioielli presto fruibili da tutti, aiuta a farsi i un'idea in più sull’epoca dei Quintili, risalendo proprio alla metà del II secolo. Fra marzo e aprile è prevista anche la creazione di un nuovo ingresso dall'Appia Antica, all'altezza della cosiddetta Cisterna Piranesi, monumento che verrà per l’occasione bonificato e attrezzato con una passerella panoramica. Le prossime aperture sono state illustrate ieri durante un sopralluogo da Rita Paris, sovrintendente responsabile dell’Appia Antica. «Ci siamo lanciati in operazioni importanti, prima l’acquisizione di Campo di Bove, poi Torre Nova, ma c'è bisogno di un ulteriore sprint di cui devono tutti essere protagonisti, Regione e Comune inclusi. Il progetto dell'Appia Antica come risorsa culturale per tutti non è ancora decollato». Un esempio pratico: l’Archeobus, «troppo complicato e rigido, non dà la libertà di fruire la via completamente». Per ll 2011, è stata anche annunciata l'apertura di un nuovo centro di accoglienza turistica all'altezza dell'area di Santa Maria Nova, dove dopo l’estate cominceranno i lavori di scavo e di restauro che riguarderanno il casale a torre monumentale e la dependance. Un piccolo impianto termale ha già rivelato splendide decorazioni a mosaico.
Corriere della Sera – Roma 30/1/2010
Due «triclini”,un atrio monumentale, una piazza per gli spettacoli, stanze cosparse dì mosaici e motivi floreali. Nuovi tesori della Villa dei Quintlli, visibili dalla prossima primavera.
Ritornano alla luce le sale da banchetto Due «triclini», sale per banchetto: quella per l'inverno di forma ottagonale, l'altra, rotonda, per la stagione estiva. Un atrio monumentale, strutturato come un'esedra a portico, e una piazza senza colonne, ma con gradini lungo il perimetro, usata per ospitare balletti e spettacoli. E ancora: ambienti secondari; ma non meno pregiati nelle decorazioni, corridoi con motivi floreali simili a quelli di Villa Adriana a Tivoli, stanze con pavimenti a intarsi marmorei a forma di stella, e intonaci blu scuro a incorniciare altri disegni di fiori.
Sono i nuovi tesori, scoperti in due anni di scavi all'interno della Villa dei Quintili, che già dalla prossima primavera saranno visibili al pubblico. L'apertura è prevista fra maggio e giugno. Una ragione in più per visitare il vasto complesso archeologico tra l’Appia Antica e l'Appia Nuova, imperdibile anche per un altro motivo. L'area, infatti, con i suoi gioielli presto fruibili da tutti, aiuta a farsi i un'idea in più sull’epoca dei Quintili, risalendo proprio alla metà del II secolo. Fra marzo e aprile è prevista anche la creazione di un nuovo ingresso dall'Appia Antica, all'altezza della cosiddetta Cisterna Piranesi, monumento che verrà per l’occasione bonificato e attrezzato con una passerella panoramica. Le prossime aperture sono state illustrate ieri durante un sopralluogo da Rita Paris, sovrintendente responsabile dell’Appia Antica. «Ci siamo lanciati in operazioni importanti, prima l’acquisizione di Campo di Bove, poi Torre Nova, ma c'è bisogno di un ulteriore sprint di cui devono tutti essere protagonisti, Regione e Comune inclusi. Il progetto dell'Appia Antica come risorsa culturale per tutti non è ancora decollato». Un esempio pratico: l’Archeobus, «troppo complicato e rigido, non dà la libertà di fruire la via completamente». Per ll 2011, è stata anche annunciata l'apertura di un nuovo centro di accoglienza turistica all'altezza dell'area di Santa Maria Nova, dove dopo l’estate cominceranno i lavori di scavo e di restauro che riguarderanno il casale a torre monumentale e la dependance. Un piccolo impianto termale ha già rivelato splendide decorazioni a mosaico.