Terme imperiali nello scavo: stop al raddoppio del ponte ferroviario
Luca Brugnara
Il Messaggero 24/1/2010
Frammenti di storia romana che riemergono dopo quasi duemila anni e la fine dei lavori di un’opera importante per la viabilità capitolina rischia di slittare di un anno. Sono infatti momentaneamente sospese le operazioni per il nuovo cavalcavia ferroviario su via Portuense: durante gli scavi, è venuta alla luce una vasta area archeologica. Da Rete ferroviaria italiana assicurano che l’opera, anche se con inevitabile ritardo, sarà portata a termine. «Si tratta di mosaici e frammenti di Terme di epoca imperiale - spiega l’archeologa Laura Cianfriglia, responsabile di zona della Sovrintendenza archeologica di Roma - Al momento è necessario approfondire gli studi prima di prendere ogni decisione». I reperti dovrebbero risalire alla fine del I secolo d.C.
I lavori, partiti ad agosto 2008 e con la fine prevista dopo due anni, procedevano nel rispetto dei tempi. Il vecchio ponte ferroviario, che supera la Portuense all’altezza di via Quirino Majorana verrà raddoppiato, arrivando a 14 metri di carreggiata, con doppia corsia per senso di marcia e marciapiedi: sarà eliminata la strozzatura della strada che produce quotidianamente forti rallentamenti. «L’opera è in fase avanzata e verrà sicuramente realizzata - garantisce Silvio Gizzi, direttore territoriale produzione per Roma di Rfi-Ferrovie dello Stato - Aspettiamo indicazioni dalla Sovrintendenza, anche se sarà difficile proseguire il cantiere per l’ultima spalla del cavalcavia, in quel punto, nei tempi previsti, vale a dire dal 15 marzo. L’area archeologica è ampia e stiamo operando in accordo con gli esperti. A poca distanza, è prevista la nuova stazione “Portuense” e il cavalcavia è funzionale proprio a quest’ultima».
I tempi rischiano di slittare di un paio di mesi o addirittura di un anno. «Nella parte conclusiva dei lavori - aggiunge Gizzi - ci sarà la chiusura temporanea della Portuense, programmata per agosto. Sarebbe difficile adottare lo stesso provvedimento in un altro periodo dell’anno. Una volta risolto il tema archeologico, valuteremo la situazione: se sarà possibile terminare il tutto per settembre o ottobre 2010 oppure sarà necessario rinviare all’estate 2011 la chiusura della Portuense, con la conclusione dei lavori fissata per agosto 2011». L’opera, realizzata da Rfi, ha un costo di 5 milioni e mezzo di euro, di cui 2.8 finanziati dal Comune e 2.7 da Rfi. L’area archeologica è adiacente a quella di via Belluzzo, sede del drugstore poi chiuso: qui, furono ritrovati cinque edifici funerari risalenti alla fine del I secolo d.C. e utilizzati fino al IV secolo. «Se possibile - ricorda Gizzi - i reperti saranno rimossi e trasportati in un’altra area: per tale decisione, la Sovrintendenza deve ricevere il nulla osta dal ministero». Il XV municipio segue l’evolversi della vicenda. «Siamo disponibili - conclude il suo presidente, Gianni Paris - ad ospitare i reperti nel nuovo museo Arvalia».
Luca Brugnara
Il Messaggero 24/1/2010
Frammenti di storia romana che riemergono dopo quasi duemila anni e la fine dei lavori di un’opera importante per la viabilità capitolina rischia di slittare di un anno. Sono infatti momentaneamente sospese le operazioni per il nuovo cavalcavia ferroviario su via Portuense: durante gli scavi, è venuta alla luce una vasta area archeologica. Da Rete ferroviaria italiana assicurano che l’opera, anche se con inevitabile ritardo, sarà portata a termine. «Si tratta di mosaici e frammenti di Terme di epoca imperiale - spiega l’archeologa Laura Cianfriglia, responsabile di zona della Sovrintendenza archeologica di Roma - Al momento è necessario approfondire gli studi prima di prendere ogni decisione». I reperti dovrebbero risalire alla fine del I secolo d.C.
I lavori, partiti ad agosto 2008 e con la fine prevista dopo due anni, procedevano nel rispetto dei tempi. Il vecchio ponte ferroviario, che supera la Portuense all’altezza di via Quirino Majorana verrà raddoppiato, arrivando a 14 metri di carreggiata, con doppia corsia per senso di marcia e marciapiedi: sarà eliminata la strozzatura della strada che produce quotidianamente forti rallentamenti. «L’opera è in fase avanzata e verrà sicuramente realizzata - garantisce Silvio Gizzi, direttore territoriale produzione per Roma di Rfi-Ferrovie dello Stato - Aspettiamo indicazioni dalla Sovrintendenza, anche se sarà difficile proseguire il cantiere per l’ultima spalla del cavalcavia, in quel punto, nei tempi previsti, vale a dire dal 15 marzo. L’area archeologica è ampia e stiamo operando in accordo con gli esperti. A poca distanza, è prevista la nuova stazione “Portuense” e il cavalcavia è funzionale proprio a quest’ultima».
I tempi rischiano di slittare di un paio di mesi o addirittura di un anno. «Nella parte conclusiva dei lavori - aggiunge Gizzi - ci sarà la chiusura temporanea della Portuense, programmata per agosto. Sarebbe difficile adottare lo stesso provvedimento in un altro periodo dell’anno. Una volta risolto il tema archeologico, valuteremo la situazione: se sarà possibile terminare il tutto per settembre o ottobre 2010 oppure sarà necessario rinviare all’estate 2011 la chiusura della Portuense, con la conclusione dei lavori fissata per agosto 2011». L’opera, realizzata da Rfi, ha un costo di 5 milioni e mezzo di euro, di cui 2.8 finanziati dal Comune e 2.7 da Rfi. L’area archeologica è adiacente a quella di via Belluzzo, sede del drugstore poi chiuso: qui, furono ritrovati cinque edifici funerari risalenti alla fine del I secolo d.C. e utilizzati fino al IV secolo. «Se possibile - ricorda Gizzi - i reperti saranno rimossi e trasportati in un’altra area: per tale decisione, la Sovrintendenza deve ricevere il nulla osta dal ministero». Il XV municipio segue l’evolversi della vicenda. «Siamo disponibili - conclude il suo presidente, Gianni Paris - ad ospitare i reperti nel nuovo museo Arvalia».