martedì 5 gennaio 2010

Porte aperte alla Necropoli imperiale.

Porte aperte alla Necropoli imperiale. L'area archeologica visitabile domani grazie a giovani volontari.
PATRIZIA CAPUANO
IL MATTINO – 5 gennaio 2010

Epifania con sorpresa per i visitatori. Nella frazione Cappella, in mostra domani sera le antiche meraviglie della necropoli romana nell'ambito dell'iniziativa promossa dal comitato «Rinascita di Cappella»: musica e artigianato locale lungo un percorso che si snoderà dal Casale a piazza Mercato di Sabato. Qui il parco archeologico apre le porte per svelare i colombari di età imperiale emersi durante lavori di arredo urbano nel 2003 e inaugurati ad aprile dal comune e dalla soprintendenza speciale ai beni archeologici di Napoli e Pompei. Il complesso funerario, edificato lungo il percorso che univa il municipium di Misenum con la città di Cuma, è considerato il primo cimitero dei marinai della flotta imperiale ed è stato restaurato dopo campagne di scavo con fondi Programma operativo della Regione (Por 2000-2006 pari a 900mila euro) nell'ambito del progetto integrato Campi Flegrei. Hanno elaborato il progetto di ristrutturazione gli esperti della soprintendenza Cosimo Catapano, Giacinta Jalongo e Francesca Praiano. Ora, a quasi un anno dall'inaugurazione, è fondamentale garantirne una fruizione costante al pubblico. Il presidente del Parco regionale Campi Flegrei, Francesco Escalona, afferma: «La cosa importante in questo momento è fare in modo che i reperti recuperati, come la necropoli di Cappella, diventino un motore per lo sviluppo dell'economia. Dopo il protocollo d'intesa siglato a febbraio tra Stato e Regione, si è insediata una commissione per organizzare un modello di gestione del patrimonio monumentale campano». E prevista una doppia modalità: per l'amministrazione dei piccoli siti archeologici sarà dato spazio alle associazioni locali e ai residenti. «Il visitatore deve però sapere a chi rivolgersi - continua Escalona - con indicazioni chiare sugli opuscoli informativi e all'esterno dei siti, la formula funziona. Successo di presenze è stato riscosso peraltro con i percorsi integrati, quali ad esempio l'itinerario Retour che ha registrato 30mila turisti». Un modello di gestione più complesso è in via di elaborazione per i grandi poli archeologici, quali il museo dei Campi Flegrei, il parco di Baia e l'area di Cuma al fine di garantire aperture periodiche e guidate. Intanto, domani sera a chiusura delle festività natalizie sarà possibile fare un salto nella storia tra le mura della necropoli imperiale. Il complesso è stato restaurato con un ambizioso programma condiviso dal sindaco Francesco Paolo Iannuzzi, al fine di tutelare l'area monumentale e riconsegnare ai cittadini la piazza con una struttura unica. Il risultato è a vista maestoso. Un cubo trasparente, indipendente dalle mura antiche, mostra i reperti archeologici sottostanti, ossia quattro colombari in opus reticolatum e coperti con volte a botte riportati alla luce. La parte superiore della necropoli presenta le tombe del IV secolo dopo Cristo che accoglievano scheletri secondo la tradizione cristiana. Al piano inferiore, nelle nicchie erano riposte le urne cinerarie di ufficiali e sottufficiali della flotta imperiale, adornate dagli affreschi in tenui colori di una menade danzante e della dea Selene. A fornire indicazioni temporali agli archeologi durante lo scavo, fu un'iscrizione che Lucio Vibio Valente, sottufficiale della trireme Capricorno, dedicò al marinaio semplice della trireme Virtus Tiberio Claudio. Questi, originario dell'Asia Minore e soldato per quattordici anni nella flotta di Miseno, diventò suo erede.