lunedì 22 dicembre 2008

Una firma per la rinascita della «Brixia» romana

Una firma per la rinascita della «Brixia» romana
Silvia Gilardi
Sabato 20 Dicembre 2008 BRESCIA OGGI

Siglato il protocollo d’intesa fra il Comune di Brescia e la Sovrintendenza ai Beni archeologici della Lombardia. Un anno e mezzo di lavori

La Loggia impegna 250mila euro, lo Stato un milione Ma il progetto complessivo «vale» in totale 11 milioni
L’assessore Andrea Arcai: «Ho un sogno, una commedia messa in scena nel teatro romano»


VERRANNO restaurati i pavimenti presenti nelle tre aule del santuario flavio - che risale al I secolo dc. - composti da lastre policrome di marmi vari. «Una vera rarità, esistono pochissimi esempi in Italia di sectilia originali» precisa Filli Rossi, responsabile del Nucleo Operativo di Brescia.
Per quanto riguarda gli scavi sono stati individuati quattro settori di intervento in aree finora mai indagate del Capitolium. Un’attenzione speciale verrà poi riservata alle testimonianze altomedievali e protostoriche sopra i livelli romani. «Sulla base dei dati che riusciremo a raccogliere in questa prima fase di lavori potremmo stendere il progetto di musealizzazione del sito» spiega Francesca Morandini, conservatore archeologo dei Musei d’Arte e Storia. Un lavoro che terrà impegnati studiosi, tecnici, archeologi per 12-18 mesi, «intendiamo terminare entro la metà del 2010», conclude Morandini.
A fine recupero lo sguardo del visitatore potrà passare dalle aule affrescate del santuario tardo repubblicano, al pronao e alle celle del tempio capitolino di età flavia, alla gradinata e alla scena del teatro di età imperiale, sino a Casa Pallaveri e Palazzo Maggi Gambara. «Da tempo ho un grande sogno: vedere una commedia rappresentata nel teatro di età romana - confessa l’assessore comunale alla Cultura Andrea Arcai -. Vedo che ora questo desiderio si sta avvicinando sempre più alla realtà».



In età romana «Brixia» era uno dei centri più importanti dell’Italia settentrionale. Ancora oggi è possibile ammirarne gli edifici più antici e significativi: il santuario di età repubblicana, il Capitolium, il teatro e il tratto del lastricato del decumano massimo, l’attuale via Musei. In questa direzione si concentra il progetto di recupero e rilancio dell’area capitolina nel cuore di Brescia che ieri mattina ha visto la firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Brescia e la Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Lombardia. Una prima pietra è stata posata sul cammino che intende riportare l’area archeologica romana ai suoi antichi splendori per permetterne la pubblica fruizione.
La Loggia si è impegnata a stanziare 250 mila euro per il 2008 e la Sovrintendenza ha messo sul tavolo un milione di euro per un progetto che secondo le previsioni potrebbe costare sugli 11 milioni di euro.
«Un’area romana che è la più importante dell’Italia settentrionale e che non può continuare a non essere fruibile – spiega Mario Turetta, direttore regionale del Ministero per i Beni e le attività Culturali -. Questo progetto da un lato ci permette di scoprire e conoscere cose nuove e dall’altro di ammirare sempre di più quello che gli antichi romani ci hanno lasciato».
Con la firma del protocollo di intesa tra il Comune di Brescia e la Sovrintendenza ora il progetto entra nella sua prima tranche di lavori che comprende gli scavi e il restauro dell’area del Capitolium.