I Lupercali erano una delle festività più antiche e popolari di Roma, risalenti all'epoca pre-romana. La festa era dedicata a Lupercus, il dio dei pastori e della fertilità, ed era associata alla celebrazione della primavera e alla protezione dei greggi.
La celebrazione avveniva il 15 febbraio.
La festività era caratterizzata da sacrifici di capre e cani, seguiti da una processione che attraversava le strade di Roma. Durante la processione, i partecipanti, conosciuti come Luperci, si battevano l'uno con l'altro con pelli di capra, simboleggiando la purificazione e la benedizione per la comunità. Inoltre, la festività includeva anche giochi di strada, come la corsa, in cui i giovani uomini correvano nelle strade della città per dimostrare la loro forza e il loro coraggio.
Oltre alle attività fisiche, i Lupercali erano anche un'occasione per celebrare la pace e l'abbondanza. La gente offriva sacrifici agli dei per augurare buona fortuna e benessere per l'anno a venire, e la festività era un momento di riunione per la comunità, durante il quale i cittadini potevano godere di cibo, musica e intrattenimento.
Nonostante il Cristianesimo fosse diventato la religione ufficiale dell'Impero Romano, i Lupercali sono stati mantenuti come parte della tradizione popolare per molti secoli. Oggi, la festa è ricordata come parte della storia e della cultura dell'antica Roma, e viene ancora celebrata in alcune parti del mondo come parte della tradizione culturale.
In conclusione, i Lupercali erano una festività importante nella cultura romana, associata alla protezione dei greggi, alla celebrazione della pace e dell'abbondanza, e alla benedizione per la comunità. Questa tradizione ha lasciato un'impronta duratura nella storia e nella cultura di Roma.