Pantheon, via ai lavori di restauro
Maria Grazia Filippi
Messaggero (Roma) 18/02/2010
I primi ponteggi sono apparsi ieri pomeriggio sotto la pioggia battente che però non ha fermato la curiosità di romani e turisti. Ma poi il Pantheon sarà tutto impacchettato e lo sarà per sei mesi. Interventi straordinari? Tutt'altro è manutenzione ordinaria del tetto. Niente paura dunque per il Pantheon, il tempio di tutti gli dei che i romani chiamano affettuosamente la rotonda dal nome della piazza che lo circonda. Malgrado la veneranda età fu costruito in età augustea e restaurato in epoca adrianea dopo un'incendio il Pantheon non corre rischi e i ponteggi apparsi nella giornata di ieri stanno ad indicare l'inizio di una tranche di lavori di manutenzione ordinaria che riguarderà le coperture. «Non appena abbiamo avuto la disponibilità dei 500 mila euro circa di finanziamento dai fondi ordinari per i restauri, li abbiamo subito impiegati spiega la soprintendente ai beni architettonici della capitale Federica Galloni si tratta di un intervento sulla copertura del pronao che avevano bisogno della consueta manutenzione. Diciamo che puntiamo ad utilizzare i fondi per gli interventi ordinari per non evitare di dover poi affrontare quelli straordinari». Buona la situazione generale del monumento romano che dal VII secolo è diventato una chiesa cristiana dedicata a Santa Maria ad Martyres. «Come tutto il nostro patrimonio storico artistico assicura la soprintendente. Anche il Pantheon ha bisogno di una costante attenzione e di continui interventi di piccola manutenzione. Anche questa volta procederemo secondo le norme con lavori presieduti da una commissione di esperti della soprintendenza». Per nessuna delle tante preziose architetture della città, secondo la Galloni, sono da segnalare situazioni di pericolo. «Dopo il terremoto del 6 aprile abbiamo controllato tutta la situazione e non abbiamo riscontrato anomalie. Recentemente ci sono stati piccoli interventi a San Gregorio al Celio per il cedimento di una trave, a Sant'Alessio e a Sant'Ignazio dove un'infiltrazione d'acqua era arrivata a minacciare i dipinti». Cosa serve dunque alle straordinarie architetture di Roma? «Serve un controllo continuo soprattutto per le infiltrazioni d'acqua, che sono il pericolo maggiore, e per l'umidità. E' ovviamente, tanta pulizia per le facciate, continuamente intaccate dallo smog e dalle intemperie». Il Pantheon rimarrà circondato dai ponteggi per un periodo di sei o otto mesi. «Sarebbe stato mealio intervenire in primavera o in estate conclude la soprintendente i lavori possono essere effettuati sicuramente in maniera più agile. Ma la nostra filosofia è impiegare i fondi non appena arrivano, per evitare qualsiasi possibilità che si disperdano. Quindi abbiamo cominciato subito». E pazienza se piove.
Maria Grazia Filippi
Messaggero (Roma) 18/02/2010
I primi ponteggi sono apparsi ieri pomeriggio sotto la pioggia battente che però non ha fermato la curiosità di romani e turisti. Ma poi il Pantheon sarà tutto impacchettato e lo sarà per sei mesi. Interventi straordinari? Tutt'altro è manutenzione ordinaria del tetto. Niente paura dunque per il Pantheon, il tempio di tutti gli dei che i romani chiamano affettuosamente la rotonda dal nome della piazza che lo circonda. Malgrado la veneranda età fu costruito in età augustea e restaurato in epoca adrianea dopo un'incendio il Pantheon non corre rischi e i ponteggi apparsi nella giornata di ieri stanno ad indicare l'inizio di una tranche di lavori di manutenzione ordinaria che riguarderà le coperture. «Non appena abbiamo avuto la disponibilità dei 500 mila euro circa di finanziamento dai fondi ordinari per i restauri, li abbiamo subito impiegati spiega la soprintendente ai beni architettonici della capitale Federica Galloni si tratta di un intervento sulla copertura del pronao che avevano bisogno della consueta manutenzione. Diciamo che puntiamo ad utilizzare i fondi per gli interventi ordinari per non evitare di dover poi affrontare quelli straordinari». Buona la situazione generale del monumento romano che dal VII secolo è diventato una chiesa cristiana dedicata a Santa Maria ad Martyres. «Come tutto il nostro patrimonio storico artistico assicura la soprintendente. Anche il Pantheon ha bisogno di una costante attenzione e di continui interventi di piccola manutenzione. Anche questa volta procederemo secondo le norme con lavori presieduti da una commissione di esperti della soprintendenza». Per nessuna delle tante preziose architetture della città, secondo la Galloni, sono da segnalare situazioni di pericolo. «Dopo il terremoto del 6 aprile abbiamo controllato tutta la situazione e non abbiamo riscontrato anomalie. Recentemente ci sono stati piccoli interventi a San Gregorio al Celio per il cedimento di una trave, a Sant'Alessio e a Sant'Ignazio dove un'infiltrazione d'acqua era arrivata a minacciare i dipinti». Cosa serve dunque alle straordinarie architetture di Roma? «Serve un controllo continuo soprattutto per le infiltrazioni d'acqua, che sono il pericolo maggiore, e per l'umidità. E' ovviamente, tanta pulizia per le facciate, continuamente intaccate dallo smog e dalle intemperie». Il Pantheon rimarrà circondato dai ponteggi per un periodo di sei o otto mesi. «Sarebbe stato mealio intervenire in primavera o in estate conclude la soprintendente i lavori possono essere effettuati sicuramente in maniera più agile. Ma la nostra filosofia è impiegare i fondi non appena arrivano, per evitare qualsiasi possibilità che si disperdano. Quindi abbiamo cominciato subito». E pazienza se piove.