Riemerge una fornace romana nel cuore di Perugia.
CORRIERE DI PERUGIA 02.09.2009
Una scoperta nelle vicinanze della chiesa di Sant’Ercolano, in via del Bovaro.
In via del Bovaro, nei pressi della chiesa S.Ercolano, durante i lavori di manutenzione stradale, sono emersi i resti di un manufatto di epoca romana. Si tratta di una fornace - informa una nota della Sovrintendenza - a doppia camera per la produzione di laterizi per l'edilizia. La fornace risulta danneggiata in epoca antica dalla costruzione degli edifici che si affacciano sulla via. Ulteriori manomissioni sono invece dovute al passaggio delle tubature in epoca più recente. Allo stato attuale è riconoscibile l'accesso alla camera di combustione, con il piano di posa per la cottura, testimoniato da elementi esigui e frammentari (si tratta di uno spazio di un metro di larghezza per 4 di lunghezza). Il dato rivela tuttavia nuovi ed importanti indizi sulla vita economica della città antica, appena fuori dalle mura etrusche, delineando un'area destinata alle attività artigianali. Il terreno, costituito da falde di argilla e ben documentato nella zona, poteva infatti fornire la materia prima necessaria alla realizzazione dei mattoni. Data la rilevanza scientifica della scoperta, il sito sarà opportunamente salvaguardato, consentendo allo stesso tempo il compimento degli interventi in corso. I lavori, condotti dal Comune di Perugia, sono costantemente seguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria (Direzione scientifica: Luana Cenciaioli; sul posto la dottoressa Francesca Germini)
CORRIERE DI PERUGIA 02.09.2009
Una scoperta nelle vicinanze della chiesa di Sant’Ercolano, in via del Bovaro.
In via del Bovaro, nei pressi della chiesa S.Ercolano, durante i lavori di manutenzione stradale, sono emersi i resti di un manufatto di epoca romana. Si tratta di una fornace - informa una nota della Sovrintendenza - a doppia camera per la produzione di laterizi per l'edilizia. La fornace risulta danneggiata in epoca antica dalla costruzione degli edifici che si affacciano sulla via. Ulteriori manomissioni sono invece dovute al passaggio delle tubature in epoca più recente. Allo stato attuale è riconoscibile l'accesso alla camera di combustione, con il piano di posa per la cottura, testimoniato da elementi esigui e frammentari (si tratta di uno spazio di un metro di larghezza per 4 di lunghezza). Il dato rivela tuttavia nuovi ed importanti indizi sulla vita economica della città antica, appena fuori dalle mura etrusche, delineando un'area destinata alle attività artigianali. Il terreno, costituito da falde di argilla e ben documentato nella zona, poteva infatti fornire la materia prima necessaria alla realizzazione dei mattoni. Data la rilevanza scientifica della scoperta, il sito sarà opportunamente salvaguardato, consentendo allo stesso tempo il compimento degli interventi in corso. I lavori, condotti dal Comune di Perugia, sono costantemente seguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria (Direzione scientifica: Luana Cenciaioli; sul posto la dottoressa Francesca Germini)