Nuovi rinvenimenti sulla via Agnagnina
09/02/2011 IL MATTINO
Da diciassette secoli anni erano lì sotto, in una vasca di un’antica villa romana. E ieri, durante un’operazione di scavi archeologici, l’eccezionale ritrovamento: sei sculture di marmo del III secolo d.C. provenienti da quella che era forse la villa di un funzionario di alto rango di epoca imperiale sono state ritrovate ieri mattina a Roma. Il ritrovamento è stato fatto nel corso delle indagini archeologiche preliminari alla realizzazione del Piano di Zona Edilizio «Anagnina 1», nel X Municipio della capitale. «Una scoperta - ha commentato il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro - che promette di gettare nuova luce sugli insediamenti di età imperiale del Suburbio». Ma di cosa si tratta? Gli archeologi, guidati da Roberto Egidi, hanno trovato all'interno di una vasca di pertinenza della villa romana, un busto con ritratto e due teste di personaggi maschili della famiglia imperiale dei Severi; un ritratto femminile della stessa famiglia dei Severi; un ritratto di bimba coevo; una statua probabilmente di Zeus raffigurato nudo e a grandezza naturale. Tra i recuperi anche un'Erma arcaizzante a grandezza maggiore del vero. Tutti i pezzi ritrovati andranno ad arricchire il patrimonio del Museo Nazionale Romano e saranno conservati nelle Terme di Diocleziano, dove verranno immediatamente avviati i primi interventi conservativi. Un ritrovamento, fanno notare dal ministero, che «per quantità, caratteri tecnico-stilistici e qualità dei materiali costituisce senza dubbio una fra le più importanti scoperte verificatesi in questi ultimi tempi nel suburbio della capitale». Visto l'attuale stato delle ricerche, è difficile al momento, sottolineano i tecnici, stabilire «l'originaria collocazione e destinazione delle sculture, solo in via ipotetica ricollegabili al complesso residenziale che le accoglie e che manifesta successive fasi edilizie delle quali la più recente databile nel III secolo d.C.». La presenza di ritratti ascrivibili, ad un primo esame, a membri della dinastia dei Severi, aggiungono, «farebbe pensare che l'ultimo proprietario della villa potrebbe essere stato un funzionario di alto rango legato alla famiglia imperiale». L'esistenza di un mausoleo di epoca tardo-imperiale adiacente l'impianto rafforza tale ipotesi stante la consuetudine, frequentemente documentata a partire dal II-III secolo d.C., di seppellire il proprietario accanto alla sua dimora. au.ro.