Alla riscoperta della via Flaminia
ItaliaSera 15/2/2011
Un volume di Francesco Laddaga, Maria Partisani e Fabbrizio Vistoli
La via Flaminia, una delle arterie più importanti dell'antichità, costituiva un rapido e agevole collegamento di Roma con la costa settentrionale dell'Adriatico e con la Gallia Cisalpina. II suo percorso, soprattutto nella parte più vicina all'Urbe, è costellato di monumenti ed è stato interessato da eccezionali ritrovamenti. Basti pensare a quel lontano pomeriggio del 20 aprile 1863, quando, presso il muro di cinta della villa di Livia tornò alla luce una statua marmorea "rappresentante Cesare Augusto con Veste Militare, dell'altezza di palmi 10, con un piccolo Putto nudo a Cavallo sopra un Delfino", come si legge in un rapporto dell'epoca, redatto da Paolo D'Ambrogi. Si trattava della scultura romana divenuta celebre come l'Augusto di Prima Porta, ora ai Musei Vaticani. Il classico ritmo policleteo è trasformato nel gesto tipicamente romano di alzare il braccio a prendere la parola. Sulla corazza da parata è raffigurata la restituzione, alla presenza delle allegorie della Terra e del Cielo, delle insegne tolte a Crasso dai Parthi durante la battaglia di Carrae. Solo dieci giorni più tardi, si rinvenivano alcuni ambienti sotterranei, di cui uno decorato con le naturalistiche e freschissime pitture raffiguranti un giardino popolato di piante, fiori e uccelli. Oggi pomeriggio alle 17.30, a piazza Venezia 11, sarà presentato il volume "La riscoperta della via Flaminia più vicina a Roma: storia, luoghi, personaggi", che raccoglie gli Atti dell'Incontro di Studio tenutosi a Roma, presso l'Auditorium dell'Ara Pacis, il 22 giugno 2009 ("Fors Clavigera", I), a cura di Fabrizio Vistoli, Roma, Edizioni Nuova Cultura. Interverranno Francesco Maria Giro, Dino Gasperini, Umberto Broccoli, Roberto Cantiani. Saranno presenti gli. autori: Francesco Laddaga, Maria Pia Partisani, Fabrizio Vistoli.