Le sculture di età imperiale emerse sull'Anagnina . Un tesoro inestimabile a due passi dall'Ikea
IL TEMPO 10/02/2011
Sembra uscita dall'immaginario felliniano l'eccezionale scoperta archeologica sull'Anagnina, casuale e provvido, a due passi dall'Ikea, in un cantiere aperto dal Comune di Roma per la realizzazione di un piano di zona.
Il giorno dopo il ritrovamento, i preziosi reperti «dal valore inestimabile» come li ha definiti il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Maria Giro, sono coricati e allineati in una sala del Museo Nazionale Archeologico delle Terme di Diocleziano. Con gridolini d'eccitazione e una comprensibile euforia gli esperti presenti, oltre a Giro c'è la soprintendente ai Beni archeologici Anna Maria Moretti e l'archeologo responsabile dello scavo Roberto Egidi illustrano le loro meraviglie. Sei pezzi d'età imperiale, una statua di Zeus, di foggia inusuale perché apollinea ed efebica (secondo Moretti potrebbe essere anche Nettuno) un'erma e una testa di bimba d'età adrianea, un'altra testa maschile ricollegabile all'epoca di Antonino Pio, un busto e una testa di femminile d'età severiana. «Il sito della villa ha testimonianze di varie epoche, dall'età repubblicana a quella dei Severi - ha spiegato Moretti - Quindi i reperti possono essere riconducibili a varie epoche. Ma le abbiame appena osservate, il discorso è ancora prematuro». Una buona notizia: non sono i primi ritrovamenti. «Dallo scavo qualche mese fa erano già riemerse altre due splendide decorazioni in terracotta, e una testa maschile che potrebbero essere ricondotte sempre all'età adrianea» hanno spiegato. E ha aggiunto Moretti: «Adesso di tratterà di verificare se si tratta di un gruppo destinato ad aumentare. Lo scavo potrebbe regalarci qualche altra sorpresa». C'è chi ipotizza che la compresenza di tante opere pregevoli di diversa età potrebbe spiegarsi «con l'intenzione di occultarle e quindi proteggerle da una distruzione». In attesa di saperne di più le opere saranno restaurate nei laboratori allestiti al museo delle Terme di Diocleziano dove saranno esposte. Red. Cro.