domenica 19 maggio 2013

Infàmia

Infàmia, era per i Romani una pena che poteva essere inflitta dal censore (privazione dei diritti elettorali); dal presidente dei comizi elettorali, di solito dal console (esclusione dalle liste dei candidati); dal pretore (privazione del diritto di stare in giudizio). Le prime due note erano inflitte dal magistrato ad arbitrio suo, a singole persone; la terza si applicava a certi delitti o a certe professioni disonoranti determinate dal pretore nel suo editto.