martedì 5 marzo 2013

Via di Porta Latina «Costruzioni abusive» sulla necropoli romana

Via di Porta Latina «Costruzioni abusive» sulla necropoli romana
MARIA ROSARIA SPADACCINO
Corriere della Sera, mercoledì 12 dicembre 2012

Il luogo è meraviglioso, tra via di Porta Latina e via di Porta San Sebastiano, una tenuta nascosta da alberi e mura antiche, confinante con il parco di San Sebastiano e l'Appia Antica. Questo si vede dalla strada. Dalle foto aeree si vede ben altro: accanto alla dimora storica principale ci sono tre fabbricati adiacenti e accanto altri lotti, realizzati in acciaio e vetro, costruzioni su cui la magistratura sta indagando per presunti illeciti edilizi. Le foto sono del 2007 e del 2012, nel confronto è evidente una diminuzione del verde ed un aumento della cubatura, ci sono costruzioni dove prima c'era il parco. Per questo c'è una denuncia alla Procura della Repubblica per illecito edilizio, la segnalazione (che si riferisce ai tre fabbricati adiacenti al palazzo principale) è arrivata all'ufficio abusivismo edilizio del comandante Antonio Di Maggio, «in settembre abbiamo fatto un sopralluogo con le soprintendenze abbiamo accertato varie irregolarità ed illeciti. Abbiamo chiesto foto aeree, per studiare l'area e confrontare i rilievi aerei nel tempo», racconta. La tenuta è della Saita, della famiglia Pallavicini, è in una zona pluri-vincolata (un vincolo ex-lege, un altro storico artistico, in un'area a tutela integrata Grandi complessi archeologici e storico monumentali del parco Appia Antica Caffarella). Sotto i fabbricati ci sono i resti di «una necropoli monumentale romana in parte esplorata durante la costruzione di via delle Terme di Caracalla, tra il '37 e il '50», racconta un archeologo del Mibac. Le piscine della tenuta «sarebbero state costruite trasformando due preesistenti vasche ornamentali, per loro non sono mai state presentate richieste e la loro costruzione ha sicuramente interferito se non danneggiato il sedime archeologico sottostante», continua l'archeologo. Proprio nell'area delle piscine c'è il più importante reperto monumentale: l'Oratorio dei Sette dormienti e poco lontano un colombario del I secolo D.C. Secondo quanto dichiarato dalle soprintendenze (architettonica ed archeologica) allo stesso ufficio abusivismo, «tutte le cubature e gli edifici sono privi di qualsiasi titolo autorizzativo, inoltre la realizzazione di tutti i manufatti non è mai stata autorizzata dalle soprintendenze ed è pertanto illegittima per le norme di tutela». Assicura di non aver violato alcuna norma di tutela Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, figlio della principessa Camilla e presidente dell'Adsi (associazione dimore storiche). «Siamo al corrente dell'indagine della procura - spiega - aspettiamo tranquillamente le valutazioni della magistratura, ma noi abbiamo presentato una Dia e abbiamo costruito su preesistenze (ci sono testimonianze catastali del '39), usufruendo del condono dell'84». I tecnici che stanno lavorando alla denuncia offrono un'altra spiegazione: «Nel 1986 sono state presentate istanze di concessione edilizia in sanatoria per i tre fabbricati oggetto del sopralluogo, ma a quella data gli immobili non risultano esistenti, per questo chiederemo il ripristino dello stato originario dei luoghi».