Riaffiora nel parco dei Ravennati un'antica domus romana
Marta Aloisi
Giornale di Ostia, 22/12/2012
Marta Aloisi
Giornale di Ostia, 22/12/2012
Gli archeologi hanno portato alla luce una antica pavimentazione decorata con la tecnica dell'opus sectile
Ostia Antica si conferma come una fonte inesauribile di tesori. Meraviglie dell'antica Roma che saltuariamente, spesso per caso al termine di accurate campagne di scavo, tornano alla luce e che consentono di aggiungere dettagli sullo stile di vita che oltre due secoli fa veniva condotto dai romani. Ed è di questi giorni l'ultimo importante ritrovamento avvenuto nell'area del parco dei Ravennati, fuori dal quadrilatero della cittadina archeologica. Un ritrovamento che segna una nuova fase nell'attività degli investigatori della soprintendenza perché di fatto sposta le indagini fuori dal quadrilatero della cittadina archeologica in quella considerata come il suburbio, la periferia, dell'antica Ostia e che rappresenta le fondamenta del successivo nucleo medioevale. "Nel corso dei sondaggi che sono stati effettuati — spiega Angelo Pellegrino, direttore degli scavi di Ostia Antica — abbiamo portato alla luce un'antica domus di epoca romana che da quando accertato è stata utilizzata fino all'epoca rinascimentale". Un ritrovamento, affiancato a quello di un nuovo tratto del tracciato originario della via Ostiense, importante perché avvenuto in un'area mai trattata dalla narrativa ufficiale e che arriva quindi ad inserire un nuovo tassello nel puzzle dell'antica Roma. Fino a questo momento infatti l'area esterna al quadrilatero archeologico aveva restituito le tracce dell'antica chiesa di Sant'Aurea e quella di Santa Monica, madre di Sant'Agostino oltre ad alcune sepolture. "Dovremo adesso — prosegue Pellegrino — proseguire nell'opera di ripulitura e scavo per ipotizzare in futuro di renderli visitabili non solo agli studiosi ma anche al grande pubblico. Per questo — conclude il direttore di Ostia Antica - è necessaria una accurata opera di indagine al fine di poter acquisire il maggior numero di informazioni e tracciare quindi un quadro più ampio del territorio. Vogliamo inoltre sottolineare come l'attività della sovrintendenza di Ostia Antica non si concentra solo all'interno delle mura dell'area archeologica ma si sposta anche all'esterno dove come appurato sono presenti reperti su cui indagare".
Ostia Antica si conferma come una fonte inesauribile di tesori. Meraviglie dell'antica Roma che saltuariamente, spesso per caso al termine di accurate campagne di scavo, tornano alla luce e che consentono di aggiungere dettagli sullo stile di vita che oltre due secoli fa veniva condotto dai romani. Ed è di questi giorni l'ultimo importante ritrovamento avvenuto nell'area del parco dei Ravennati, fuori dal quadrilatero della cittadina archeologica. Un ritrovamento che segna una nuova fase nell'attività degli investigatori della soprintendenza perché di fatto sposta le indagini fuori dal quadrilatero della cittadina archeologica in quella considerata come il suburbio, la periferia, dell'antica Ostia e che rappresenta le fondamenta del successivo nucleo medioevale. "Nel corso dei sondaggi che sono stati effettuati — spiega Angelo Pellegrino, direttore degli scavi di Ostia Antica — abbiamo portato alla luce un'antica domus di epoca romana che da quando accertato è stata utilizzata fino all'epoca rinascimentale". Un ritrovamento, affiancato a quello di un nuovo tratto del tracciato originario della via Ostiense, importante perché avvenuto in un'area mai trattata dalla narrativa ufficiale e che arriva quindi ad inserire un nuovo tassello nel puzzle dell'antica Roma. Fino a questo momento infatti l'area esterna al quadrilatero archeologico aveva restituito le tracce dell'antica chiesa di Sant'Aurea e quella di Santa Monica, madre di Sant'Agostino oltre ad alcune sepolture. "Dovremo adesso — prosegue Pellegrino — proseguire nell'opera di ripulitura e scavo per ipotizzare in futuro di renderli visitabili non solo agli studiosi ma anche al grande pubblico. Per questo — conclude il direttore di Ostia Antica - è necessaria una accurata opera di indagine al fine di poter acquisire il maggior numero di informazioni e tracciare quindi un quadro più ampio del territorio. Vogliamo inoltre sottolineare come l'attività della sovrintendenza di Ostia Antica non si concentra solo all'interno delle mura dell'area archeologica ma si sposta anche all'esterno dove come appurato sono presenti reperti su cui indagare".