Spunta un mosaico romano dagli scavi su Colle Oppio.
CORRIERE DI MAREMMA, Sabato 30 Luglio 2011
Roma restituisce i suoi tesori nascosti e il patrimonio archeologico della Città Eterna si arricchisce di nuovi gioielli. Al colle Oppio, proprio di fronte al Colosseo, infatti, è stato rinvenuto un grande mosaico parietale, databile nella seconda metà del I secolo. Un’opera che si estende per quasi 16 metri con raffigurazioni di Apollo e delle Muse. Il mosaico sontuoso, collocato lungo una parete, è emerso dagli scavi archeologici condotti dalla sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, diretta da Umberto Broccoli.
«È una scoperta archeologica inedita ed eccezionale -ha spiegato oggi il sovrintendente Broccoli durante la presentazione alla stampa- datata perchè è collocata sotto le terme di Traiano del 100 dopo Cristo e sopra la Domus Aurea, che è del 60 dopo Cristo. Il mosaico, insomma, può essere datato tra il 100 e 60 dopo Cristo. C’è ancora molto da lavorare in profondità. Ma i ritrovamenti -sottolinea- sono in perfette condizioni di conservazione. Rappresentano Apollo ed architetture fantastiche». «Il mosaico parietale, rinvenuto a Colle Oppio grazie ai lavori di scavo portati avanti dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale all’interno della galleria sud occidentale sottostante le Terme di Traiano -ha affermato Alemanno, in una nota- rappresenta una scoperta archeologica di straordinario valore per la città di Roma». «Questo ritrovamento - ha aggiunto il sindaco- ci deve far riflettere sull’immenso patrimonio di storia e arte che dobbiamo non solo difendere, ma rendere sempre più fruibile al grande pubblico. Il ritrovament apre la strada ad un impegno ancora più consistente da parte dell’amministrazione capitolina. A ribadirlo è l’assessore alle Politiche culturali di Roma, Dino Gasperini. «È una scoperta straordinaria perchè ha un valore simbolico che si affianca a quello storico. Le scoperte che sono state realizzate - ha sottolineato l’assessore Gasperini- ci fanno pensare che scendendo ci sia molto di più di quello che abbiamo trovato. Per proseguire nella nostra opere - fa sapere l’assessore- ci vogliono 680 mila euro in tutto e 200mila euro subito da mettere in campo a breve». «Cercheremo di recuperare le risorse per continuare lo scavo - ha aggiunto- e renderlo immediatamente fruibile e per tutti. Andremo avanti nei lavori: creeremo le passerelle e l’illuminazione che serve». Il mosaico costituisce un esempio raro di decorazione parietale raffigurante un filosofo e una musa su un prospetto architettonico di sfondo, scoperta durante la campagna di scavi del 1998. Si colloca in un’area densa di storia e di reperti archeologici. Il mosaico, infatti, è stato rinvenuto nella galleria sotterranea sud occidentale costruita per sorreggere le soprastanti le Terme di Traiano che sono state realizzate su progetto di Apollodoro di Damasco, architetto di Marco Ulpio Nerva Traiano (imperatore dal 98 al 117 d.C.). Il mosaico venuto alla luce fa parte di un Musaeum: il luogo che nell’antichità era dedicato alle Muse, protettrici delle arti, e dove i ricchi romani si riunivano per ascoltare musica e parlare di arte. Con lo scavo attuale altre figure sono state riconosciute sulla parte destra della parete (lunga quasi 16 metri), fra le quali due maschili, di cui una vestita alla greca ma senza barba, e un’altra femminile, probabilmente una Musa. Lo scavo ha finora raggiunto una profondità media di 2 metri, mettendo in luce solo la parte superiore delle nuove figure. Almeno in due punti è tuttavia possibile vedere la prosecuzione in basso della superficie decorata, ed è presumibile che la parete scenda fino a 10 metri dal punto attuale, al livello corrispondente a quello del ninfeo che vi si affacciava