«No» ai rifiuti tra i siti archeologici
Ann. Con.
Il tempo - Roma 13/11/2011
Il consiglio comunale ribadisce che la discarica a Corcolle non deve essere aperta
Nuova ipotesi. Un impianto nei terreni dell'ex Pio Istituto Santo Spirito
TIVOLI. L'immondizia di Roma tra siti archeologici, santuari e acquedotti romani non ce la vogliamo. È chiaro l'indirizzo dato dal consiglio comunale di Tivoli sulla questione della discarica che dovrebbe sorgere nel sito Corcolle-San Vittorino, contenuto all'interno dell'ordine del giorno presentato dai consiglieri Antonio Pisapia, Udc, Laura Cartaginese, Pdl, e Carlo Centani, Amore per Tivoli, e votato all'unanimità. Nel documento, oltre a prendere atto delle contestazioni messe in atto da associazioni e cittadini contro la decisione del Prefetto, Giuseppe Pecoraro, che ha individuato in quell'area e a Riano il posto dove delocalizzare provvisoriamente i rifiuti capitolini, il consiglio manifesta il suo allarme per i «criteri espressi dal Commissario Straordinario che vedono nei siti di Corcolle e Riano come unica caratteristica utile alla discarica, la morfologia del territorio con gli incavi già presenti» . Alle questioni di metodo si aggiungono quelle di merito: oltre alla vicinanza alla Villa Adriana e al Santuario di San Vittorino, c'è da dire che la rete infrastrutturale attuale non è sufficiente ad accogliere la mole di traffico di mezzi pesanti, che aumenterebbe in maniera esponenziale. Guardando concretamente al tema rifiuti, invece, ad essere ventilata è anche l'ipotesi di individuare un'area nel territorio del comune di Tivoli in cui localizzare un impianto di compostaggio o di Trattamento Meccanico Biologico. Tra i terreni candidati quelli dell'ex Pio Istituto Santo Spirito.