sabato 25 ottobre 2008

104-101 - SECONDA GUERRA SERVILE

104-101 - SECONDA GUERRA SERVILE

Gli schiavi in Sicilia si ribellano a Trifone e Atenione (104-101).
Ritornato a Roma trionfante, Mario ottiene nell’anno 100 la distribuzione di terre ai suoi veterani per mezzo del Tribuno L. Apuleio Saturnino, ma come console si schiera, nelle battaglie politiche cittadine, contro di lui.
Nel 95 viene emanata la Lex Licinia Mucia contro l’usurpazione, da parte di Italici, del diritto di cittadinanza romana.
Nel 91 proposte di riforme sono avanzate dal Tribuno della plebe M. Livio Druso per esaudire i desideri degli alleati che chiedono un indennizzo in seguito alla perdita del godimento dei terreni pubblici distribuiti ai veterani. Si rimettono in vigore le leggi agrarie dei Gracchi; si riduce il prezzo dei cereali; si stabilisce la partecipazione, in parità, del Senato e della classe dei Cavalieri ai Tribunali Giurati.
Il preannuncio dato da M. L. Druso del conferimento della cittadinanza romana agli alleati italici viene respinto a Roma.
Da ciò scaturisce la Guerra Marsica, o Sociale, in Italia (9 1-89). Chi dà maggior prova d’energia contro gli alleati è Cn. Pompeo Strabone, proprietario di terre nel Piceno, il quale, peraltro, riporta soltanto un meschino successo ad Ascoli Piceno di cui riesce ad impadronirsi, da Console, nel novembre 89. A Sud Silla, legato del console Lucio Giulio Cesare, deve riconquistare la Campania e il Sannio meridionale fino a Boiano (90-89).