mercoledì 25 marzo 2020

nota

nota.
I Romani chiamavano notae i segni scritti convenzionali che formavano una scrittura segreta, che noi diciamo cifrata; oppure i segni abbreviati per rendere la scrittura veloce, cioè quelli che noi diciamo stenografici. La stenografla non era sconosciuta nell’antichità; già presso i Greci si usavano abbreviazioni; tuttavia la stenografia nel senso come l’intendiamo cominciò in  Roma e se ne dà il merito a Tirone, liberto di Cicerone. Notarii erano detti gli stenografi al servizio dell’imperatore e del senato.