domenica 27 luglio 2014

Un milione dall'Azerbaijan per riunire i Fori imperiali "Scavi sotto via Alessandrina"

Un milione dall'Azerbaijan per riunire i Fori imperiali "Scavi sotto via Alessandrina"
SARA GRATTOGGI
15 luglio 2014
LA REPUBBLICA

UN MILIONE di euro dall'Azerbaijan per "ricucire" il Foro di Traiano, scavando sotto via Alessandrina. A firmare la convenzione fra il Comune e il ministero della Cultura azero, ieri, il sindaco Ignazio Marino e il ministro Abulfas Qarayev, davanti al presidente della Repubblica dell'Azerbaijan, Ilham Aliyev. La donazione permetterà di riprendere gli scavi nell'area dei Fori Imperiali: un primo passo verso la creazione del Parco dell'area archeologica centrale, che prevede in futuro la rimozione del tratto settentrionale di via Alessandrina per riunificare i fori di Traiano, Augusto e Nerva. «Per il progetto complessivo — ha spiegato Marino — servirebbero 4 milioni, ma il mecenatismo dell'Azerbaijan ci permetterà di cominciare a scavare sotto il primo tratto di via Alessandrina, realizzando quanto Rutelli aveva immaginato 15 anni fa». Il tratto interessato è quello che attraversa il foro di Traiano, subito dopo la passerella che congiunge via Alessandrina a via dei Fori Imperiali, e arriva fino al foro di Augusto. L'intervento sarà realizzato secondo il progetto curato dalla Sovrintendenza capitolina, guidata da Claudio Parisi Presicce, e condiviso con quella statale. «In un primo momento via Alessandrina non verrà smantellata — spiega Parisi Presicce — Ma realizzeremo alcune trincee per gli scavi stratigrafici e ne "alleggeriremo" la struttura, aprendo passaggi fra gli archi che riuniscano i Fori oggi divisi. L'idea è di rendere il cantiere visibile al pubblico, stiamo studiando come». Non è escluso, quindi, che si agisca con la stessa "filosofia" usata per la Fontana di Trevi. Il progetto, che sarà affidato al termine di una gara pubblica e partirà fra circa 6 mesi, coinvolgerà università e accademie straniere. E durerà 2 anni a partire dall'affidamento. Il finanziamento sarà diviso in due rate da 500 mila euro: la prima arriverà entro tre mesi, la seconda sarà versata dopo un anno. «Sono orgoglioso che l'Azerbaijan sia parte di questo progetto, che segna una nuova fase nel rapporto di cooperazione fra i nostri Paesi» ha detto Aliyev. Del resto, non è la prima volta che l'Azerbaijan finanzia restauri nella Città Eterna: lo aveva fatto per la Sala dei Filosofi di Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini, mentre la fondazione della first lady aveva contribuito al restauro delle catacombe dei Ss. Pietro e Marcellino. E oggi a Roma arriverà un altro mecenate: l'imprenditore Yuzo Yagi, finanziatore del restauro della Piramide Cestia, incontrerà alle 17.30 il ministro Franceschini.