La Colonna Traiana come un fumetto. Fregi svelati e nuovi scavi
Edoardo Sassi
Corriere della Sera, Roma 29/6/2014
Una fontana restaurata e lo «srotolamento» della Colonna Traiana, leggibile in una sequenza fotografica di 160 metri, 80 per lato: doppia inaugurazione a seguire, ieri pomeriggio, per il sindaco Ignazio Marino e il sovraintendente capitolino Claudio Parisi Presicce, che in coppia hanno tagliato il nastro di due interventi: il primo, la rinata Fontana dell’Acqua Paola in piazza Trilussa; il secondo, con tanto di primo cittadino improvvisatosi guida per i turisti presenti, per l’installazione che riproduce il rilievo del celebre monumento.
Dunque l’acqua e l’archeologia protagoniste per qualche ora del pomeriggio estivo del sindaco, il quale ha anche colto l’occasione per annunciare la ripresa degli scavi sotto via Alessandrina: «Presto inizieremo di nuovo, tra qualche settimana saremo infatti in grado di annunciare l’arrivo delle prime donazioni come risultato della ricerca che ho condotto negli ultimi mesi in molti Paesi stranieri. Così potremo riprendere a scavare».
L’annuncio è arrivato contestualmente all’inaugurazione della mostra «Il fregio svelato: il racconto della Colonna Traiana», riproduzione fotografica del rilievo collocata ai piedi di un monumento altrimenti di difficile «leggibilità». A far da supporto al racconto archeologico, «quadro per quadro», un lungo telo in pvc, fondo nero, issato su una struttura in metallo a doppio spiovente, posta al centro del percorso di Piazza del Foro di Traiano, là dove prima parcheggiavano le auto. Un progetto ideato da Francesco Zan dell’università di Firenze, realizzato in collaborazione con la Sovrintendenza capitolina e costato 43mila euro, che sarà esposto fino alla fine di settembre.
Buona l’idea, che però senza una pensilina e priva di illuminazione serale/notturna ha qualche «nemico»: i gabbiani, ad esempio, bravissimi già ieri nel prendere la mira pe ri loro bisogni; il sole a picco che fa stramazzare e stringere gli occhi; e appunto l’impossibilità di godere della prolungata lettura nelle ore più fresche. Per l’illuminazione, ha spiegato il sovraintendente Parisi Presicce, «stiamo studiando la cosa». Intanto c’è la possibilità, «che neanche gli antichi ebbero nella sua interezza», di seguire il fregio che racconta le due guerre in Dacia condotte da Traiano. Una linearizzazione realizzata grazie a moderne tecniche fotografiche di trasposizione, piaciuta anche al gruppo di inglesi in visita nella capitale per i quali Marino stesso, the mayor , si è improvvisato guida.
Dunque l’acqua e l’archeologia protagoniste per qualche ora del pomeriggio estivo del sindaco, il quale ha anche colto l’occasione per annunciare la ripresa degli scavi sotto via Alessandrina: «Presto inizieremo di nuovo, tra qualche settimana saremo infatti in grado di annunciare l’arrivo delle prime donazioni come risultato della ricerca che ho condotto negli ultimi mesi in molti Paesi stranieri. Così potremo riprendere a scavare».
L’annuncio è arrivato contestualmente all’inaugurazione della mostra «Il fregio svelato: il racconto della Colonna Traiana», riproduzione fotografica del rilievo collocata ai piedi di un monumento altrimenti di difficile «leggibilità». A far da supporto al racconto archeologico, «quadro per quadro», un lungo telo in pvc, fondo nero, issato su una struttura in metallo a doppio spiovente, posta al centro del percorso di Piazza del Foro di Traiano, là dove prima parcheggiavano le auto. Un progetto ideato da Francesco Zan dell’università di Firenze, realizzato in collaborazione con la Sovrintendenza capitolina e costato 43mila euro, che sarà esposto fino alla fine di settembre.
Buona l’idea, che però senza una pensilina e priva di illuminazione serale/notturna ha qualche «nemico»: i gabbiani, ad esempio, bravissimi già ieri nel prendere la mira pe ri loro bisogni; il sole a picco che fa stramazzare e stringere gli occhi; e appunto l’impossibilità di godere della prolungata lettura nelle ore più fresche. Per l’illuminazione, ha spiegato il sovraintendente Parisi Presicce, «stiamo studiando la cosa». Intanto c’è la possibilità, «che neanche gli antichi ebbero nella sua interezza», di seguire il fregio che racconta le due guerre in Dacia condotte da Traiano. Una linearizzazione realizzata grazie a moderne tecniche fotografiche di trasposizione, piaciuta anche al gruppo di inglesi in visita nella capitale per i quali Marino stesso, the mayor , si è improvvisato guida.