Una necropoli sotto il tram
il messaggero - Roma 11/3/2012
Scoperta una necropoli sotto i binari del tram 3
Sono stati trovati non lontano dalla Piramide Cestia e sullo sfondo c'è l'edificio della stazione Ostiense. Risalgono al secondo secolo dopo Cristo. E secondo gli esperti l'insieme di reperti venuti alla luce è la testimonianza della presenza di un'antica necropoli. A piazzale Ostiense, nel corso dei lavori del cantiere per il tram 3, sono stati trovati ossa, crani, scheletri, anfore e numerosi frammenti di tombe. Ora i reperti sono stati fotografati, raccolti e catalogati in alcune cassette di plastica. La scoperta risale all'inizio di marzo e probabilmente è stata fatta dagli operai della ditta che sta eseguendo i lavori con un appalto dell'Atac, la Salcef. Spiega una delle addette alla vigilanza dei cantieri, Rita Pozzato: «Mi ero insospettita per l'andirivieni degli operai, ho sentito parlare di un cimitero e mi hanno mostrato le foto del materiale ritrovato nel cantiere e allora ho segnalato subito il ritrovamento all'Atac». A quel punto è stata informata anche la Soprintendenza ai Beni culturali e un'archeologa è stata inviata sul cantiere per verificare l'importanza dei reperti scoperti. L'operazione di ricerca sta proseguendo anche in questi giorni. «Come da prassi - confermano all'Atac - i lavori sono stati interrotti». Uno degli scheletri ritrovato mentre si stava scavando è intatto e ha le braccia conserte, un particolare che fa pensare, appunto, che siamo di fronte a un sepolcro e dunque a una necropoli. «Le strutture tecniche di Atac - spiegano all'azienda - sono in stretto contatto con gli uffici dei Beni culturali per garantire contestualmente la conservazione dei reperti, ma anche l'avvio più rapido possibile di una linea tramviaria fondamentale per la città». Il cantiere per la linea 3 del tram era stato aperto i1 27 febbraio e la chiusura era prevista per il 27 marzo. «Ma non ci saranno ritardi - assicurano dall'ufficio stampa dell'Atac - nell'ormai imminente riapertura della linea». In questi giorni si è anche presentato il problema della sorveglianza del cantiere con i reperti del II secolo dopo Cristo. Attualmente a proteggere l'area ci sono solo cancelli chiusi con un semplice gancio in ferro.