"Pompei rivive" accanto agli Scavi. In un parco sarà "clonata" la vita prima dell´eruzione
16 MARZO 2012, LA REPUBBLICA - Napoli
Vivere un giorno da antico pompeiano: il Comune di Pompei ha un progetto per ricostruire in chiave contemporanea, l´ambiente dell´antica città romana. Il foro, le domus e le terme saranno "clonate" fuori del perimetro della città archeologica, all´esterno di Porta Vesuvio.
«I turisti potranno così sperimentare i gusti assaporando il vino addolcito con il miele, in un termopolio (il bar dell´antichità) simile a quello visitato il giorno prima negli Scavi - spiega il sindaco Claudio D´Alessio, che ha appena presentato il progetto al Westchester Italian Cultural Center di New York - magari pernottando in una domus fedelmente ricostruita, fantasticando su atmosfere sensuali o sui rituali presenti all´interno di Villa dei Misteri, o assistendo alla colorazione delle stoffe in una piccola fullonica, l´antica tintoria dei romani».
L´amministrazione comunale punta dunque a far nascere a Pompei un terzo polo turistico (dopo Scavi e santuario) che servirà a collegare la città degli scavi con il Parco nazionale del Vesuvio.
Il progetto del parco archeologico "Pompei rivive" è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche comunale e per l´attuazione di una prima tranche di interventi occorreranno 15 milioni di euro.
«Per il completamento dell´opera, i cui costi sono al vaglio di un gruppo nominato dall´ente attuatore - annuncia il sindaco - il Comune apre le porte ai privati».
L´archeopark, esteso su di una superficie di circa un chilometro quadrato, sarà realizzato con strutture leggere e con il riuso delle vecchie costruzioni ancora esistenti nel verde dell´ager pompeianus, dove il più vecchio insediamento della città moderna sarà l´anello di congiunzione tra passato e futuro.
Oltre al ripristino dell´ingresso agli scavi di Porta Vesuvio, il progetto metterà a sistema la Pompei archeologica con il parco nazionale e con altre attrattive turistiche del territorio vesuviano. L´idea è di sfruttare la direttrice a nord degli scavi, che dalla località Civita Giuliana passa per Boscoreale e sale verso il Vesuvio, consentendo un accesso alla città romana anche dalla parte opposta a quella utilizzata oggi.
Per l´assessore Pasquale Sommese, a New York in rappresentanza del presidente Caldoro, «il progetto s´inserisce all´interno della scelta che Comune di Pompei, Regione Campania, ministero dei Beni culturali e imprenditori privati intendono sostenere per coniugare il rilancio degli studi archeologici con l´integrazione delle aree periferiche, attraverso politiche di tutela attiva del territorio». E sul valore strategico del programma "Pompei rivive" insiste il sindaco D´Alessio per il quale «attraverso questa idea passa il futuro sviluppo della città e di tutto il territorio».