La cancellazione del patrimonio archeologico portuale di Roma
Paula de Jesus
Roma 2013, 09-02-2011
Quasi 500 milioni di euro per 2 nuovi porti alla foce del Tevere, mentre gli antichi porti di Roma, ormi distanti quasi 3 km dal mare, vanno in rovina. Questo il triste scenario che il Comune di Roma ha regalato al suo litorale, peggiorato in maniera scandalosa da Alemanno. Dopo l'Ordinanza del Presidente del Consiglio del 12 marzo 2009, n.3747, che rilevava un avanzato dissesto del patrimonio archeologico, assegnando al Capo del Dipartimento della Protezione civile la delega per la realizzazione degli interventi nelle aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica, nulla è stato fatto per gli antichi Porti di Claudio e Traiano a Fiumicino e tantomeno per le strutture portuali fluviali di Ostia Antica. Nulla, se non l'intervento nr.55 presso il Teatro di Ostia: "consolidamento e restauro dei fornici, nuovi bagni" (€ 253.089,70). Al contrario, per il nuovo Porto della Concordia, a Fiumicino che prevede 1.445 posti barca, 3.400 posti auto, 460 box, un albergo, un centro congressi, edifici a uso direzionale, commerciale e residenziale, si investiranno 400 milioni di euro. Così come per il raddoppio del Porto di Ostia (611 nuovi posti barca e 656 posti auto), 87 milioni di euro. In entrambi i casi, vecchi e nuovi porti, parliamo di aree demaniali cioè dello Stato. I primi concessi ai privati per i loro guadagni, i secondi mandati in rovina. E' questo il rilancio turistico di Roma voluto da Alemanno ? L'Assessore comunale al Litorale (Bordoni, PdL), nato ad Ostia, si interessa solo dei nuovi posti barca, il presidente del XIII Municipio (Vizzani, PdL) non promuove la cultura sul territorio, l'ex-presidente del XIII Municipio (Orneli, PD) vorrebbe dentro una torre costiera michelangiolesca (Tor San Michele), compresa nell'area dei porti, "uno spazio per le orazioni funebri". Grazie a questi signori, si sta azzerando la conservazione del patrimonio archeologico portuale romano. 12 anni di agonìa causati dalla indifferenza nel loro ruolo amministrativo di mini-sindaco del territorio: Orneli (2000-2001), Bordoni (2001-2006), Orneli (2006-2008) e Vizzani (2008-2011). Bordoni, prima di diventare Assessore, si avventurò addirittura in affermazioni del tipo "lo sbarco di Enea è avvenuto proprio alla foce del fiume Tevere, come le nuove ricerche storiche danno per certo”, non sapendo che al tempo di Enea la foce del Tevere distava chilometri e chilometri dall’attuale. Stessa frase ripetuta oggi da Vizzani. Ad entrambi abbiamo deciso di pagare l'ingresso al museo di Lavinium a Pratica di Mare, per studiare dove realmente approdò l'eroe troiano. Se del resto non c'è risucito Orneli, in ben 4 mandati dei sindaci di centro-sinistra, ci aspettiamo miracoli dagli ultimi arrivati ?
Ass. Culturale Severiana