"Così rivive la famiglia dei Severi Un busto fa pensare ad Alessandro ma dateci il tempo di studiarli"
MERCOLEDÌ, 09 FEBBRAIO 2011 la REPUBBLICA Roma
L´archeologo Egidi: la conferma arriva dallo stile, dagli abiti e dalle acconciature delle donne
Prima che la domus venisse abbandonata un liberto potrebbe aver nascosto in una grande buca i reperti
«Potrebbe essere stato un liberto, uno schiavo di famiglia che ha voluto preservare i gioielli dei suoi signori dalle distruzioni nascondendoli in una buca al centro della casa prima che la domus venisse abbandonata per sempre. Ma è solo un´ipotesi tra le tante, le abbiamo appena trovate le sculture: è presto per parlare». Catapultato sull´Anagnina, Roberto Egidi ieri mattina ha lasciato uno dei cantieri della metro perché il ritrovamento di sei sculture del III secolo dopo Cristo in pochi metri di terra.
Quella a figura intera rappresenta una divinità, quale?
«La testa è indiscutibilmente di Zeus anche se il corpo è giovane, efebico. Un connubio strano, interessante, per un pezzo di assoluto pregio».
E le teste, chi rappresentano?
«Non sono un esperto di scultura – si schermisce lo studioso, 40 anni di lavoro sull´antica Roma – diciamo che si tratta sicuramente di personaggi imperiali d´età severiana».
La testa virile potrebbe essere Caracalla?
«Sembra, è vero, ma potrebbe essere anche Geta. Mentre il busto fa pensare ad Alessandro Severo. Ma li abbiamo appena riportati alla luce dopo mille e novecento anni. Lasciateci un po´ di tempo e potremo essere più sicuri sulla loro identità».
Il regno dei Severi va dal 193 al 235 d.C. Perché siamo sicuri che è questo il periodo?
«Per lo stile delle opere, per la foggia degli abiti e delle acconciature. Ma anche perché accanto alla villa abbiamo individuato un mausoleo. Appartiene probabilmente alla famiglia, ed è caratteristico dell´età severiana far costruire la tomba accanto alla villa».
Di che abitazione si tratta?
«E´ una lussuosa dimora suburbana. Abbiamo trovato le tracce delle piccole terme accanto alla zona residenziale. Ma c´è anche la parte rustica, gli ambienti che servivano a coltivare la terra circostante».
(c. a. b.)