Via di Porta Latina «Costruzioni abusive» sulla necropoli romana
MARIA ROSARIA SPADACCINO
Corriere della Sera, mercoledì 12 dicembre 2012
MARIA ROSARIA SPADACCINO
Corriere della Sera, mercoledì 12 dicembre 2012
Il
luogo è meraviglioso, tra via di Porta Latina e via di Porta San
Sebastiano, una tenuta nascosta da alberi e mura antiche, confinante con
il parco di San Sebastiano e l'Appia Antica. Questo si vede dalla
strada. Dalle foto aeree si vede ben altro: accanto alla dimora storica
principale ci sono tre fabbricati adiacenti e accanto altri lotti,
realizzati in acciaio e vetro, costruzioni su cui la magistratura sta
indagando per presunti illeciti edilizi. Le foto sono del 2007 e del
2012, nel confronto è evidente una diminuzione del verde ed un aumento
della cubatura, ci sono costruzioni dove prima c'era il parco. Per
questo c'è una denuncia alla Procura della Repubblica per illecito
edilizio, la segnalazione (che si riferisce ai tre fabbricati adiacenti
al palazzo principale) è arrivata all'ufficio abusivismo edilizio del
comandante Antonio Di Maggio, «in settembre abbiamo fatto un sopralluogo
con le soprintendenze abbiamo accertato varie irregolarità ed illeciti.
Abbiamo chiesto foto aeree, per studiare l'area e confrontare i rilievi
aerei nel tempo», racconta. La tenuta è della Saita, della famiglia
Pallavicini, è in una zona pluri-vincolata (un vincolo ex-lege, un altro
storico artistico, in un'area a tutela integrata Grandi complessi
archeologici e storico monumentali del parco Appia Antica Caffarella).
Sotto i fabbricati ci sono i resti di «una necropoli monumentale romana
in parte esplorata durante la costruzione di via delle Terme di
Caracalla, tra il '37 e il '50», racconta un archeologo del Mibac. Le
piscine della tenuta «sarebbero state costruite trasformando due
preesistenti vasche ornamentali, per loro non sono mai state presentate
richieste e la loro costruzione ha sicuramente interferito se non
danneggiato il sedime archeologico sottostante», continua l'archeologo.
Proprio nell'area delle piscine c'è il più importante reperto
monumentale: l'Oratorio dei Sette dormienti e poco lontano un colombario
del I secolo D.C. Secondo quanto dichiarato dalle soprintendenze
(architettonica ed archeologica) allo stesso ufficio abusivismo, «tutte
le cubature e gli edifici sono privi di qualsiasi titolo autorizzativo,
inoltre la realizzazione di tutti i manufatti non è mai stata
autorizzata dalle soprintendenze ed è pertanto illegittima per le norme
di tutela». Assicura di non aver violato alcuna norma di tutela Moroello
Diaz della Vittoria Pallavicini, figlio della principessa Camilla e
presidente dell'Adsi (associazione dimore storiche). «Siamo al corrente
dell'indagine della procura - spiega - aspettiamo tranquillamente le
valutazioni della magistratura, ma noi abbiamo presentato una Dia e
abbiamo costruito su preesistenze (ci sono testimonianze catastali del
'39), usufruendo del condono dell'84». I tecnici che stanno lavorando
alla denuncia offrono un'altra spiegazione: «Nel 1986 sono state
presentate istanze di concessione edilizia in sanatoria per i tre
fabbricati oggetto del sopralluogo, ma a quella data gli immobili non
risultano esistenti, per questo chiederemo il ripristino dello stato
originario dei luoghi».