Russell Crowe: salvate la tomba del «gladiatore» bresciano
Il GIORNALE DI BRESCIA, 11 dicembre 2012
Il GIORNALE DI BRESCIA, 11 dicembre 2012
L'attore
si mobilita per la tutela del mausoleo di Marco Nonio Macrino, senatore
a Roma. Il «gladiatore» Russell Crowe in soccorso del generale
bresciano fedelissimo dell'imperatore Marco Aurelio. Il divo di
Hollywood è sceso in campo, con un'intervista ieri al quotidiano
Repubblica, per chiedere la tutela del mausoleo di Marco Nonio Macrino,
venuto alla luce nel 2008 nel corso di scavi sulla via Flaminia, a Roma.
I resti del monumento - compreso il frammento di un epitaffio in cui il
bresciano è ricordato come governatore imperiale della Spagna Citeriore
- rischiano infatti di venire reinterrati: i tre milioni di euro
necessari per sistemare a parco archeologico i 13mila metri quadrati
dell'area in questione, infatti, non si trovano, e il Gruppo Bonifaci,
proprietario del terreno, intende procedere con la costruzione di tre
palazzine come da progetto. Sul sito dell'American Institute for Roman
Culture è scattata una raccolta di firme da sottoporre al ministro
Ornaghi, alla soprintendenza archeologica di Roma e al sindaco Alemanno
per salvare il sito, «di straordinario valore storico e culturale non
solo per l'Italia ma per l'intera umanità», e l'appello di Russell Crowe
non può che dare risonanza all'iniziativa. Proprio a Marco Nonio
Macrino è ispirata la figura del «gladiatore» del film di Ridley Scott:
non tanto nella brillante carriera militare e politica del bresciano
(vissuto tra il 111 e il 175 d.C., non fu gladiatore ma senatore a Roma,
poi console, governatore della Pannonia, proconsole d'Asia), quanto
nell'amicizia con l'imperatore-filosofo Marco Aurelio, oltre che con
Antonino Pio e Lucio Vero. Il legame con quest'ultimo, ipotizzano gli
archeologi, può spiegare la scelta di edificare il proprio mausoleo alla
periferia dell'Urbe: nella stessa zona si trovava la villa suburbana di
Lucio Vero, e non è escluso che il bresciano avesse una residenza
accanto a quella dell'amico. Ora che si rischia di seppellire questo
pezzo di storia romana e bresciana (a lui si riferiscono anche
iscrizioni rinvenute nella nostra provincia) «ben venga Russell Crowe -
commenta Francesca Morandini, responsabile dei siti archeologici dei
Civici musei di Brescia -. In un minuto può smuovere lui più interesse
di quanto possa fare la mobilitazione di tanti studiosi...». Sullo scavo
del mausoleo è uscito quest'anno un volume di Electa, e sono già stati
spesi 700mila euro. «Reinterrare il sito - commenta la soprintendente
Mariarosa Barbera - sarebbe una sconfitta». Che un gladiatore non
potrebbe accettare.