lunedì 11 marzo 2013

Russell Crowe: salvate la tomba del «gladiatore» bresciano

Russell Crowe: salvate la tomba del «gladiatore» bresciano
Il GIORNALE DI BRESCIA, 11 dicembre 2012
 
L'attore si mobilita per la tutela del mausoleo di Marco Nonio Macrino, senatore a Roma. Il «gladiatore» Russell Crowe in soccorso del generale bresciano fedelissimo dell'imperatore Marco Aurelio. Il divo di Hollywood è sceso in campo, con un'intervista ieri al quotidiano Repubblica, per chiedere la tutela del mausoleo di Marco Nonio Macrino, venuto alla luce nel 2008 nel corso di scavi sulla via Flaminia, a Roma. I resti del monumento - compreso il frammento di un epitaffio in cui il bresciano è ricordato come governatore imperiale della Spagna Citeriore - rischiano infatti di venire reinterrati: i tre milioni di euro necessari per sistemare a parco archeologico i 13mila metri quadrati dell'area in questione, infatti, non si trovano, e il Gruppo Bonifaci, proprietario del terreno, intende procedere con la costruzione di tre palazzine come da progetto. Sul sito dell'American Institute for Roman Culture è scattata una raccolta di firme da sottoporre al ministro Ornaghi, alla soprintendenza archeologica di Roma e al sindaco Alemanno per salvare il sito, «di straordinario valore storico e culturale non solo per l'Italia ma per l'intera umanità», e l'appello di Russell Crowe non può che dare risonanza all'iniziativa. Proprio a Marco Nonio Macrino è ispirata la figura del «gladiatore» del film di Ridley Scott: non tanto nella brillante carriera militare e politica del bresciano (vissuto tra il 111 e il 175 d.C., non fu gladiatore ma senatore a Roma, poi console, governatore della Pannonia, proconsole d'Asia), quanto nell'amicizia con l'imperatore-filosofo Marco Aurelio, oltre che con Antonino Pio e Lucio Vero. Il legame con quest'ultimo, ipotizzano gli archeologi, può spiegare la scelta di edificare il proprio mausoleo alla periferia dell'Urbe: nella stessa zona si trovava la villa suburbana di Lucio Vero, e non è escluso che il bresciano avesse una residenza accanto a quella dell'amico. Ora che si rischia di seppellire questo pezzo di storia romana e bresciana (a lui si riferiscono anche iscrizioni rinvenute nella nostra provincia) «ben venga Russell Crowe - commenta Francesca Morandini, responsabile dei siti archeologici dei Civici musei di Brescia -. In un minuto può smuovere lui più interesse di quanto possa fare la mobilitazione di tanti studiosi...». Sullo scavo del mausoleo è uscito quest'anno un volume di Electa, e sono già stati spesi 700mila euro. «Reinterrare il sito - commenta la soprintendente Mariarosa Barbera - sarebbe una sconfitta». Che un gladiatore non potrebbe accettare.