mercoledì 27 luglio 2011

"Un milione di euro per restaurare Porto Testaccio"

"Un milione di euro per restaurare Porto Testaccio"
LAURA LARCAN
MARTEDÌ, 26 LUGLIO 2011 LA REPUBBLICA - Roma

Giro: dopo vent´anni consolideremo il sito. Ma 5 milioni andranno al Polo museale di Napoli

Ma è allarme per la tomba di Macrino: "Le strutture sono malate"

Dopo vent´anni di scavi, il Tevere restituisce il più grande porto della Roma imperiale, legato alla figura di Traiano che nel II secolo lo trasformò nel centro della vita commerciale della città. Un complesso architettonico che dal Ponte Sublicio correva fino all´altezza della Magliana, e che il cantiere della soprintendenza ha svelato per un tratto di trecentoventi metri su lungotevere Testaccio. Un tesoro tanto straordinario, quando delicato per i rischi di esondazione delle acque e frequenti intrusioni clandestine, ma che potrebbe essere aperto al pubblico. È pronto il progetto da 1 milione di euro per consolidare le strutture e valorizzarle con visite guidate. La promessa del finanziamento arriva dal sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Maria Giro che ieri ha effettuato il sopralluogo al cantiere. «L´obiettivo - ha detto - è riportare la giusta attenzione sulla funzione storica e culturale del Tevere, spesso utilizzato solo per le manifestazioni dell´Estate Romana».
La storia del Porto di Testaccio si dipana per quasi nove secoli, dall´epoca repubblicana quando venne scelto come scalo delle merci, ai primi tre secoli dell´impero, quando assunse una fisionomia industriale per far fronte ad una popolazione di un milione e cinquecentomila anime, fino alla decadenza tra il VI e il VII secolo, quando le murature vennero riusate come cimitero cristiano. La struttura è monumentale: si articola su tre livelli, dove spicca un criptoportico coperto da volte a botte, e munito di lucernai, lungo il quale si aprono ambienti, probabilmente magazzini, che si sviluppano sotto il manto stradale. Qui lo scavo della terra ha restituito numerose anfore, specialmente da vino e salse. Del terzo piano, usato per gli uffici della contabilità, restano solo tracce di pavimenti a mosaico. All´edificio sono addossate a vari livelli le banchine per gli ormeggi, quelle cosiddette di "piana" e "piena". «L´organizzazione era capillare - spiega la direttrice Paola Di Manzano - tra scali per olio, vino, derrate e marmi». «Il porto di Testaccio è un fortunato salvataggio - racconta Claudio Moccheggiani Carpano che ha diretto gli scavi dall´83 - Caduto in disuso venne interrato e non subì spoliazioni. Nell´800 gli sbancamenti per i muraglioni si fermarono a Ponte Sublicio». Il progetto prevede anche uno studio di fattibilità per un museo subacqueo.
Altro cantiere da salvare è quello sulla via Flaminia del Mausoleo del senatore Nonio Macrinio, famoso per aver ispirato il film il "Il Gladiatore" con Russell Crowe. «Le strutture del sepolcro sono malate - ha dichiarato il sottosegretario Giro - compromesse nell´integrità. Lo stanziamento per i primi interventi di tutela è di 300mila euro, ma serve un progetto per un parco archeologico». Impegno importante, visto che dal bilancio 2011 della soprintendenza comunale, ben 5 milioni di euro saranno "donati" subito al Polo museale di Napoli per sanare parte dei debiti, in virtù dell´approvato decreto per il reintegro del Fus, in cui è previsto che le soprintendenze "più ricche" salvino quelle "più deboli".