Porto di Testaccio, scavi alla svolta
Messaggero - Roma 26/7/2011
Porto di Testaccio, nuovi fondi per farlo rinascere
Giro: un piano per il recupero. Tolti fondi a Roma per il polo museale di Napoli
Novità per il cantiere archeologico del Porto romano di Testaccio. Dopo 20 anni di scavo e indagini, il più grande e importante della Roma imperiale, potenziato proprio da Traiano nel II secolo, potrebbe avere una svolta. Per consolidare le strutture, metterle in sicurezza e valorizzarle in prospettiva di aprirle al pubblico con visite contingentate, serve circa un milione di euro. E la promessa delle risorse arriva dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, che ha effettuato il sopralluogo allo scavo, che si estende per circa 320 metri, dal ponte Sublicio verso la Magliana. «E’ un'area importante e delicata - ha detto Giro - a rischio esondazioni, che testimonia la storia del più grande porto di Roma che potrebbe essere aperto e valorizzato».
La soprintendenza speciale ai beni archeologici di Roma «perderà» 5 milioni di euro, per donarli al Polo Museale di Napoli. A dare la notizia il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro a margine del sopralluogo presso il Porto di Testaccio. «È vero, abbiamo deciso di destinare 5 milioni di euro dalla Soprintendenza archeologica di Roma al polo museale di Napoli. Capodimonte, ha maturato un debito tra gli 8 e i 9 milioni di euro che dobbiamo risanare in ogni modo». Quanto al cantiere archeologico del Porto romano di Testaccio, dopo 20 anni di scavo e indagini, il più grande e importante della Roma imperiale, potenziato proprio da Traiano nel II secolo, potrebbe avere una svolta. Per consolidare le strutture, metterle in sicurezza e valorizzarle in prospettiva di aprirle al pubblico con visite contingentate, serve circa un milione di euro. E la promessa delle risorse arriva dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, che ha effettuato il sopralluogo allo scavo, che si estende per circa 320 metri, dal ponte Sublicio verso la Magliana. Con lui, l'attuale direttrice dell'area, Paola Di Manzano, l'ex direttore che iniziato lo scavo nel 1983 Claudio Moccheggiani Carpano, l'architetto dei lavori Maurizio Pinotti e il presidente della Commissione speciale per la Sicurezza Fabrizio Santori. «E’ un'area importante e delicata, a rischio esondazioni, che testimonia la storia del più grande porto di Roma che potrebbe essere aperto e valorizzato con attività promozionali di visita soprattutto d'estate - dichiara Giro - È pronto il progetto da un milione di euro di consolidamento e tutela, che ci impegnamo a stanziare, il nostro obiettivo è riportare l'attenzione sul Tevere, il grande abbandonato: il porto di Testaccio è il porto Princeps della Roma imperiale, al centro di un progetto di valorizzazione che va portato avanti. Ma l'idea è fare la ricognizione di tutti gli approdi di Roma per definire la grande carta fluviale della città nella storia». «Stiamo per partire con una grande operazione di valorizzazione dell'arsenale pontificio, dalla sponda opposta. L'idea è collegare le due realtà. L'anno decisivo dell'arsenale sarà la fine del 2012, quando dovrebbero concludersi i lavori. Sarebbe bello creare un dialogo tra i due progetti valorizzando entrambe le sponde. Per il porto di Testaccio potremmo immaginare un primo fondo di 500mila euro per il 2012 e altri 500mila per concludere nel 2013 in modo che l'estate si possano aprire entrambe le aree. Fondamentale sarà la collaborazione con Roma Capitale»
Ultima tappa, il Mausoleo sulla Flaminia. «Dopo la mia visita esattamente un anno fa mi accorgo con un certo allarme che le strutture architettoniche del tempio rinvenute lungo la Via Flaminia sono colpite da fenomeni di sfaldamento, fessurazione e da deterioramenti batterici. Il Mausoleo è malato e deve essere salvato. Lo stanziamento per i primi interventi ammontano a 300mila euro». Il Mausoleo è dedicato al senatore Nonio Macrinio, famoso per aver ispirato il film Il Gladiatore.