Solo gli antichi romani l'avevano vista così
LA SICILIA 04 Luglio 2012
LA SICILIA 04 Luglio 2012
Solo gli antichi romani l'avevano vista così. Ci sono voluti sei anni di lavoro ma ora che il restauro della Villa del Casale di Piazza Armerina è terminato, mosaici, intonaci e ambienti di questo patrimonio dell'umanità, restituiscono emozioni e suggestioni di un mondo che non c'è più ma che la Sicilia ha saputo conservare. Dopo l'inaugurazione, prevista per oggi, in cui sarà possibile ammirarla in notturna grazie alla sua nuova illuminazione, la Villa romana sarà finalmente riconsegnata al pubblico in maniera definitiva. salvo cataldo, vincenzo prestigiacomo2-3
Salvo Cataldo
Palermo. Più di 120 milioni di tessere da mosaico sistemate lungo una superficie di 4.100 metri quadri, 340 metri di passerelle installate e un'equipe di lavoro formata da 50 giovani restauratori, provenienti da tutta Europa, che hanno lavorato chirurgicamente per far tornare alla luce uno dei gioielli del patrimonio culturale siciliano.
Sono i numeri del restauro della Villa romana del Casale di Piazza Armerina, in provincia di Enna, conclusosi dopo sei anni di lavori. A partire da questa sera, con la riapertura ufficiale prevista per le 20.30, la villa, inserita dal 1997 nell'elenco dei siti Unesco patrimonio dell'umanità, ritornerà pienamente fruibile ai turisti. L'anteprima dell'inaugurazione si terrà alle 18,30, con un concerto presso il teatro Garibaldi di Piazza Armerina, poi, in serata, il taglio del nastro della rinnovata Villa.
L'intervento, costato complessivamente 18,2 milioni di euro, è stato presentato ieri, a Palermo, nella sede della Presidenza della Regione siciliana. Il progetto di recupero, firmato dall'architetto Guido Meli, è stato finanziato attraverso i fondi del Por Sicilia 2000/2006. L'opera è stata appaltata nel novembre del 2006, mentre i lavori sono stati consegnati definitivamente il 25 ottobre del 2007. In questi anni il sito ha dovuto fare i conti con i lavori di restauro e l'accesso al pubblico è stato fortemente limitato. Adesso saranno possibili anche le visite notturne, mentre a settembre saranno attivati una serie di percorsi dedicati ai visitatori con disabilità fisiche e ai non vedenti.
Il percorso all'interno della rinnovata Villa del Casale si srotola lungo un sistema di passerelle aeree, all'interno delle sale coperte dalla nuova copertura lignea che ha sostituito la vecchia struttura, realizzata da Franco Minissi a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta. I lavori sono stati ultimati, ma presto i restauratori potrebbero tornare a Piazza Armerina per recuperare anche le terme, il triclinio e il giardino antistante la villa. I fondi, circa sette milioni di euro, sono già stati individuati: si tratta di risorse Poin (Programma operativo interregionale), che in questi giorni sono al centro di un confronto tra Regione siciliana e ministero del Turismo.
«Siamo di fronte a un fatto di portata storica - ha affermato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo -. Verrà restituito alla fruizione dei turisti di tutto il mondo uno straordinario pezzo del nostro patrimonio artistico e culturale». Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, che ha alzato l'asticella delle previsioni per il numero dei visitatori: «La Villa del Casale, che in questi anni ha subito delle forti limitazioni per via dei cantieri, apre finalmente in maniera integrale - ha sottolineato - e sarà il cuore di un grande distretto greco-romano che comprenderà anche il sito di Morgantina. L'intero comprensorio rappresenterà un grande polo di attrazione turistica e passerà dagli attuali 270mila visitatori annui a seicentomila. L'obiettivo finale, nel triennio, è quello di raggiungere quota ottocentomila visite».
Alla presentazione del restauro ha partecipato anche il critico d'arte Vittorio Sgarbi, che nel ruolo di commissario ha guidato il recupero della Villa: «Dopo tanti anni, e dopo pressioni enormi, si conclude positivamente questo percorso - ha spiegato Sgarbi -. Adesso l'obiettivo è completare il restauro delle parti esterne con questi ulteriori fondi Poin». Il sindaco di Piazza Armerina, Carmelo Nigrelli, ha ricordato "i grandi vantaggi" che scaturiranno dal restauro: «In tanti non avrebbero mai voluto vedere la fine dei lavori - ha aggiunto - e invece, fortunatamente, eccoci qui. Enti locali e Regione hanno fatto squadra». La riapertura della Villa coinciderà con l'assemblea dei sindaci dei siti Unesco italiani. Durante l'incontro verrà lanciata una raccolta fondi in favore delle zone dell'Emilia colpite dal terremoto.